Intervista ad Andrea Lucisano, autore del libro 'Il cantico dell'uva'
Intervista ad Andrea Lucisano, autore del libro “Il cantico dell’uva”
Andrea Lucisano,trentun’anni, inizia a frequentare il Liceo Scientifico per poi iscriversi a Roma alla Facoltà di Arte, Scienze e Spettacolo. Partecipa a diversi spettacoli teatrali, si dedica alla composizione di colonne sonore e prosegue la sua esperienza come corista del gruppo “Bunghete e banghete. Bunghete e Ba.”. Infine un percorso di scrittura analizzando il mito greco in tutte le sue sfaccettature
L’idea di scrivere questo libro?
Mi è venuta perché sono amante della Madre Terra. E’ un libro sul Mediterraneo che esterna ciò che ho dentro.
A cosa si è ispirato?
Di sicuro la mia ispirazione non viene dall’esterno. Non sono capace di scrivere vedendo il di fuori ma solo esternando ciò che sento dentro poi d’altronde ciò che ho dentro è fuori.
Chi è Alfonso Mangone?
Il creatore delle immagini di questo libro. E’ un pittore di Paestum che dipinge la metropoli associata al mito. Ha realizzato queste opere apposta sui miei scritti.
Mai pentito di aver intrapreso questa carriera?
Mai un dubbio. Ovviamente non porta un gran reddito.
Come ti definisci?
Non te lo posso dire. Posso definirti la mia poesia: elettronica, mediterranea e metropolitana.
Il tuo libro in 3 aggettivi
In uno solo: semplice.
Perché leggerlo?
Perché abbiamo lampi nelle vene e siamo vivi.
La presentazione del libro è stata curata dal cantautore Edoardo Bennato e la prefazione dal giornalista esperto in enogastronomia Luciano Pignataro. Come mai?
E’ stata una scelta consapevole. Bennato è maestro di sogni, Pignataro è una persona sensibile che ha la consapevolezza dell’altro. Sono due diversità che si rispettano.
Commentiamo alcuni versi delle poesie: “Vorrei bere un bicchiere di silenzio”
Nel senso che rallentando la velocità si apre lo spazio.
“Dioniso è figlio di un tuono”
E’ la storia del mito per cui Dioniso significa nato 2 volte. Secondo il mito, è figlio di Zeus e di una principessa, Semele, figlia di Cadmo, re di Tebe. Mossa dalla gelosia, Era le tende un tranello e Semele chiede a Zeus di poterlo contemplare nella sua vera forma di dio celeste. L'incauta viene incenerita, avendo partorito prima del tempo. Ma Zeus cuce il bambino nella sua coscia, e dopo qualche mese Dioniso viene al mondo. È proprio 'nato due volte'.
“Infinito incantesimo del vino”
Il vino, giustamente dosato o diluito con acqua come facevano i Romani, dona l’emozione dell’ebbrezza a gocce.
“Maturità del vino che tutto confonde e tutto ritrova”
Il vino matura, confonde per l’ebbrezza e fa ritrovare se stessi.
“Uva, fragola di lava”
E’ un simbolismo che ho usato per indicare una similitudine con l’euforia e la violenza della lava che erutta dal Vesuvio. Ho usato questa immagine per avvicinare il lettore più ad un suono che ad un immagine.
“Vorrei ti soffermassi perché terra tornerai”
La forza ci è data dalla consapevolezza della morte. Ciò ci orienta.
Domani dove ti vedi?
Vivere in una grande distesa di terra.