Testimonial della conferenza/spettacolo Socrate e la Nuvola Rosa
Bellissima esperienza, vivace e coinvolgente, ragazzi entusiasti, decisamente da consigliare!
Bice Cerone, Prof.ssa di Filosofia
Una splendida iniziativa, l'incontro entusiasmante con Andrea Lucisano e con la creatività di Evelyn Egner hanno sollecitato gli alunni a porsi degli interrogativi importanti sull'essere o sull'apparire, sull'essere o sull'avere.
Due strade diverse che si aprono davanti a tutti e solo la voce del nostro daimon interiore può fare da bussola nel mare del vivere quotidiano.
Suggerirei di continuare il percorso, anche con altri spunti filosofici, in modo da stimolare il cammino di crescita dei ragazzi, nel tempo.
Mariarosaria Miranda, Prof.ssa di Filosofia
Oggi ho avuto l'onore di prendere parte ad un'esperienza che difficilmente dimenticherò. Ho seguito ogni momento con trasporto emotivo ed interesse, senza mai distogliere l'attenzione. Mi ha dato la possibilità di sognare e il tempo è veramente volato, mio malgrado. Ho avuto modo di riflettere, di immaginare e di pensare. Custodirò sicuramente la mia nuvola con cura e terrò nel cuore questa giornata. Semplicemente grazie.
Domenico Della Ragione, Liceo De Carlo di Giugliano
La voce che si fa corpo, intensitá che ripercorre le tappe della sua formazione. La filosofia che supera le barriere e gli irrigidimenti di una prassi didattica troppo spesso stanca nella sua incapacitá di toccare il vissuto dei ragazzi. Grazie alla collega Stornello, alla mia curiositá e ad Andrea Lucisano, attore di una performance coinvolgente e bellissima: voce ritmo musica significato e corpo.
Antonella Macauda, Prof.ssa di Filosofia, Liceo Curcio di Ispica
L'attività laboratoriale su Socrate è un'esperienza utile e affascinante, rappresenta per i giovani una chiave metodologica stimolante in quanto riesce a coniugare conoscenze teoriche con attività pratiche. Il lavoro consente di avere spunti e di insegnare ai giovani a pensare autonomamente, riflettendo soprattutto sulle esperienze tratte dalla quotidianità. Grazie alle abilità dialettiche e coinvolgenti di Andrea Lucisano, il livello di attenzione è stupefacente. Davvero un'esperienza originale ed innovativa che si conclude, grazie all'intervento di Evelin, con la realizzazione di un gadget che rappresenta la sintesi dell'infinita ricerca della verità.
Claudia Tutrone, prof.ssa di Filosofia, Liceo A. Volta, Castel San Giovanni
Prof.ssa Cartelli del Liceo "Da Vinci" di Floridia:
Straordinaria esperienza vissuta dagli alunni delle classi terze del Liceo Scientifico "L. da Vinci" di Floridia e Canicattini, con Andrea Lucisano e il suo Socrate. Un metodo innovativo, appassionante, coinvolgente di raccontare le parole della filosofia, un modo per arrivare dritto al cuore e alla mente dei nostri giovani studenti. Grazie Andrea e grazie Evelin, spero che questo sia il primo di una lunga serie di appuntamenti.
In tre anni nella mia scuola è stata l'unica conferenza che ho realmente seguito. È stato bellissimo.
Elena Bormidoni, 3° Liceo scientifico Majorana, Latina
Parlo da tirocinante che sta studiando filosofia all'università e mi sento di dire che questa esperienza ha davvero un grande impatto. Dietro all'atmosfera coinvolgente, scherzosa e simpatica, manda un messaggio deciso e ben delineato. Riuscire a stimolare il pensiero non è da tutti, ma ancora più difficile è trovare un canale di comunicazione così efficace con i ragazzi che frequentano il liceo. Tante risate, tanto entusiasmo, tantissimi spunti di riflessione per ciascuno di noi. Davvero complimenti!!
Morgana Masone
Davvero una MAGNIFICA conferenza....Un GRAZIE a te e alla nostra prof. di filosofia per averci dato questa opportunità.
Eliana Debora Giammarino, Liceo Classico Pietro Colletta di Avellino
Siamo piccoli pallini che formano un universo infinito!! Complimenti per lo splendido messaggio che ci ha fatto passare!!
Giovanni Esposito, studente del Liceo De Carlo di Giugliano
Un'utile semplificazione del pensiero filosofico di Socrate, adatta soprattutto ai più giovani ma in grado di strappare un sorriso anche ad un adulto. Dopo una rapidissima introduzione sul filosofo Socrate, l'autore si concentra sulla "nuvola rosa", ovvero una metafora del Daimon di Socrate, quella voce interiore che ci dice cosa è giusto o sbagliato che oggi probabilmente chiameremmo coscienza. Interessantissime poi alcune immagini che fanno anche molto riflettere, come ad esempio l'inscatolamento delle nuvole che vengono poi vendute come sogni, ad una società moderna che non è neanche più in grado di sognare da sola.
Carla De Felice, insegnante
Grazie Andrea per la lezione di filosofia e, soprattutto, di vita. Spero che riusciremo a coltivare i semi che hai lasciato, buona fortuna per tutto! Michele Valenti, studente
Musica e parole combinate insieme in un cocktail capace di trascinare, coinvolgere ed emozionare. Il suo carisma riesce a toccare le corde del cuore e le sue parole sono in grado di suscitare profonde riflessioni in coloro lo ascoltano. Caratteristiche che lo rendono un Socrate dell'era digitale. In due parole Andrea Lucisano. Grazie, Andrea per le emozioni e per i messaggi che ogni volta riesci a trasmettere ai cuori e alle menti di ogni età.
Camilla Galelli, Prof.ssa di Filosofia del Liceo classico V. Lanza di Foggia
Andrea Lucisano è una persona magnifica, uno dei pochi ad aver seguito il proprio cuore. La musica, la didattica e la socialità sono il suo DAIMON. Lo ringrazio per aver tenuto questa conferenza, una delle più belle ed emozionanti che nella vita di studente io abbia mai seguito.
Pasquale Esposito, studente del Liceo Scientifico A. M. De Carlo-Giugliano
Ero presente questa mattina alla sua proiezione al Liceo De Carlo, ed ho avuto anche il piacere di poter scattare una foto con Lei. Vorrei esprimerle immensa gratitudine per il suo lavoro, poiché mi ha aperto ancora di più gli orizzonti e la speranza in un mondo, che anche col mio aiuto, può essere migliore. (...) Un messaggio forte per tutti: "SVEGLIA MONDO, C'E' BISOGNO DELLA VOSTRA SPERANZA,DEI VOSTRI SOGNI, C'E' BISOGNO DI FILOSOFARE, DI RAGIONARE, DI ACCENDERE LOGOS E SCOPRIRE IL NOSTRO DAIMON!". (...) E' stato un IMMENSO ONORE poterla incontrare. Dio, il Destino, qualsiasi cosa l'abbia portata da me.. ha voluto che così fosse,e chiunque sia stato.. gli sono immensamente grato. Come sono immensamente grato a lei, Andrea. (...) Siamo tutti parte dello stesso progetto, in qualche modo anche io e lei,e da oggi combatterò più forte. Infinitamente grazie.
Davide Ruggiano, studente del Liceo Scientifico A. M. De Carlo-Giugliano
Il Liceo Scientifico "Carlo Pisacane" di Padula (SA) si é attivamente impegnato nell'emozionante laboratorio tenutosi il 25 novembre 2016, nell’aula Proiezioni del Liceo Scientifico, “La Filosofia della Magna Grecia” con l’esperto prof. Andrea Lucisano. Il dibattito interattivo ha evidenziato, ai ragazzi delle classi Terze e Quarte e ai nostri docenti, come la filosofia non sia astrattezza speculativa, ma offra anche momenti di riflessione, emozione e condivisione. Quando la filosofia recupera il suo lato emozionale e diventa modo per capire i valori della vita, secondo la sua missione originaria.
Rosalba Garrisi, insegnate, Liceo Carlo Pisacana di Padula (Sa)
In una cultura nella quale la meta suprema sia l’avere - e anzi l’avere sempre più - e in cui sia possibile parlare di qualcuno come una persona che <<vale un milione di dollari>> , come può esserci un’alternativa tra avere ed essere?” - così diceva Erich Fromm. E non era l’unico. Praticamente qualsiasi filosofo degno di questo nome ha riflettuto su questa questione. E perché? Perché la filosofia si basa sull’essenza, sulla sostanza, sull’essere. La filosofia studia anche e soprattutto l’uomo, la sua anima. Un’anima che, però, spesso e (non) volentieri, si divide e si trova ad affrontare delle decisioni. L’uomo deve decidere se “avere o essere?”, se “apparire o essere?”.
Proprio su queste domande si basa la filosofia socratica. E sulla stessa filosofia socratica, si basa il film cortometraggio “Socrate e la nuvola rosa”, scritto e diretto da Andrea Lucisano. Il 7 aprile il regista è stato invitato a tenere una conferenza ad Avellino, presso l’Hotel De La Ville, proprio per presentare e approfondire il tema trattato nel suo film.
Il corto è una felice sintesi tra cultura classica e tendenze moderne, una fusione tra mondo antico e moderno, così da poter avvicinare i giovani a temi impegnativi, senza farne particolarmente pesare l’importanza. Alternandosi tra scene di cartoni animati e scene reali, in cui Socrate, interpretato da Carlo Rivolta, utilizzando il discorso di difesa in tribunale dell’Apologia, dialoga con i giovani sui temi della giustizia, del coraggio e così via, il film mette a confronto due realtà molto simili tra loro: quella antica, rappresentata da Socrate, in cui, colui che è alla ricerca della vera sapienza, della felicità e della conoscenza di se stesso, viene considerato “eretico”, allontanato dalla comunità e poi represso; e quella contemporanea, in cui i sogni (come Socrate), rappresentati dalle nuvole, vengono inscatolati in modo da nutrire la fantasia delle persone; e ciò rappresenta il fenomeno di massificazione attuale.
Socrate muore, perché è un essere umano, perché è mortale, ma ciò non significa che perda la speranza di cambiare il mondo, anzi. La nuvola rosa, che è un po’ il suo alter ego, catturata, riesce invece a liberarsi , e riappare dopo una giornata buia, perché la speranza è sempre l’ultima a morire.
Riguardo il significato della nuvola rosa che, durante il film, segue Socrate, sono state avanzate diverse ipotesi: c’è chi la vede come il daimon che dice a Socrate ciò che non deve fare, chi come la coscienza di Socrate, dunque come il suo alter ego. Fatto sta che la simpatica nuvoletta riesce a fuggire dall’inscatolamento, riesce a rimanere sogno e speranza, riesce ad essere e non ad avere. E in qualche modo riesce a riscattare il suo Socrate.
Il film ruota, dunque, intorno all’esortazione “conosci te stesso” (gnòthi seaùton) e al tema conseguente dell’essere. Una tecnica molto efficace adottata da Lucisano per una comprensione più rapida, è quella di mettere sottoforma di canzone rap i concetti fondamentali che vuole esprimere. Nella canzone “Daimon” si alternano italiano e greco antico, interrogativi socratici attualizzabili e stralci di testi antichi.
Il film mira a colpire l’anima del pubblico attraverso mezzi veloci e colorati, efficaci e diretti. Da una visione completa del corto si può ricavare la riflessione che il passato è terribilmente attuale, che anche affermazioni e discorsi che ci sembrano obsoleti, sono in realtà parte della nostra vita quotidiana. Lucisano si è presentato alla conferenza come un moderno Socrate, ponendo domande su domande, interrogandoci sul senso della vita, al quale è quasi impossibile dare una risposta. L’unica pecca dell’incontro è stata forse la mancanza di domande da parte del pubblico riguardo il significato del cortometraggio. Questo non per un disinteresse, bensì per una deviazione del discorso, in quanto il tema si presentava molto ampio e discutibile su molti piani. E’ stata, comunque, un incontro che ha arricchito l’anima e la mente, che si spera abbia fatto insinuare, nei cervelli del pubblico giovanile, dubbi esistenziali. Perché solo dal dubbio nasce la ricerca. E solo grazie alla ricerca, si arriva ad una conoscenza.
Essere, non avere. Essere, non apparire. Preferiamo essere atto o potenza? Preferiamo differenziarci oppure omologarci? Queste sono le domande che dovremmo porci ogni giorno per conoscere noi stessi. Sapendo di non sapere la risposta, potremmo arrivare alla conoscenza del nostro io.
Ma quasi nessuno lo fa. Si è troppo distratti dalla televisione, dal pc, dalle mode, dalla discoteca.
Essere non vuol dire non divertirsi. Essere è dedicarsi alla propria anima. Essere significa essere. Io sono in quanto sono, e faccio ciò che mi piace fare. Essere significa felicità. E solo se ciascuno è felice, dunque sano, la società circostante potrà essere tale. Ma ciò costituirebbe una sorta di kallipolis moderna, il che sarebbe più che utopistico. Utopistica la creazione della kallipolis, non la conoscenza di se stessi.
Elena Vellusi, liceale
Lezione e spettacolo di Filosofia Socrate e la Nuvola Rosa e visita al castello aragonese con le classi 4A-3B-4B-4D Liceo classico-Isiss Amaldi Nevio. Esperienza didattica innovativa e coinvolgente, con l'autore e regista del cortometraggio Andrea Lucisano ed Evelyn Egner de La Danza delle Farfalle Onlus, in uno scenario incantevole. Docenti accompagnatori: Sergio Iorio, Rosalba Salzillo, Alba Santoro, Giovanna Mannella
Prof.ssa di Filosofia Alba Santoro
“Just try to play your way, to fly today, to cry for joy, to say just try” Andrea Lucisano
Just try ci ha insegnato Andrea Lucisano: uno dei grandi maestri che si incontrano al Festival Della Filosofia In Magna Grecia , a cui noi ragazzi del Catullo siamo stati accompagnati dai prof.ri Lucio Saviani ed Edoardo Palumbo.
Studenti del Liceo G. Valerio Catullo
Laboratorio filosofico di Andrea Lucisano al Liceo Tommaso Fiore di Bari
Dalle 12.00 alle 14.00 i miei alunni hanno vissuto un'esperienza unica, formativa, straordinaria.
Ringrazio il team del Festival della Filosofia in Magna Grecia per aver accolto il mio invito. Affascinate dal metodo filosofico di Andrea Lucisano, le classi hanno effettuato un percorso emozionale nel sentiero della ricerca, della conoscenza, dell'amore. È stato stimolato il loro pensiero critico...e i ragazzi hanno fatto emergere, durante il laboratorio, il loro "daimon"...la loro voce profonda, la loro anima che, come una farfalla, può volare libera, senza condizionamenti, pressioni, ostacoli ... Il formatore ha paragonato ciascun ragazzo ad una stella danzante (ricordando Nietzsche)...il mio "pensiero poetante, poesia pensante" e, attraverso la musica, ha toccato le corde dei cuori e delle menti. Grazie Andrea per averci donato dei momenti di riflessione, creatività, ricerca...di autentica filosofia che non è altro che la vita stessa!
Marianna Scarangella , insegnante Liceo Tommaso Fiore di Modugno di BariUn nuovo Socrate a Marsala: al Liceo Scientifico “P. Ruggieri”
Lezione spettacolo "Socrate e la Nuvola Rosa" di Andrea Lucisano al Liceo Scientifico "P. Ruggieri" a Marsala
Socrate e la Nuvola Rosa Giovedì 1 Febbraio 2018,
presso l’aula magna del Liceo scientifico “Pietro Ruggieri” di Marsala, noi alunni delle terze classi abbiamo partecipato all’incontro-spettacolo Socrate e la Nuvola Rosa di Andrea Lucisano, conduttore dell’intero evento.
“Socrate e la Nuvola Rosa” è un cortometraggio filosofico per adolescenti che, con geniale semplicità, trasmette importanti valori per i giovani.
Durante l’incontro noi ragazzi, oltre alla visione del cortometraggio, abbiamo intrapreso un importante percorso culturale-filosofico all’insegna dei beni immateriali e del sè autentico.
Al centro del dialogo si trova il “Daimon”, non un demone, ma il potenziale creativo che ognuno di noi possiede.
“L’unico modo per raggiungere la felicità è trovare e maturare il proprio Daimon”, così spiega il professor Lucisano, mostrando grandiose capacità artistiche, culturali e musicali, miscelando filosofia e musica in un unico Rap in greco accompagnato dal sottofondo musicale del beatboxing.
Tutti abbiamo partecipato con grande entusiasmo all’incontro, intervenendo con varie domande e curiosità di ogni tipo.
Grande merito al professor Lucisano!
Michele Valenti III F
Formazione e Promozione nelle scuole con Musica contro le mafie
Lezioni di filosofia e proiezioni di opere originali Socrate e la Nuvola Rosa e La volpe Sophia di Andrea Lucisano
La Reppublica parla di Socrate e la Nuvola Rosa
La crisi dei linguaggi tradizionali nell'incontro con Lucisano
Il pensiero è folle" commentava Federico Nietzche nell'ultimo ottocento, polemizzando con la filosofia classica - come avrebbe fatto qualche tempo dopo Wittegenstein con il rivoluzionario Tractatus - frase celebre questa ripresa anche dal Prof.re Galimberti al festival di Modena dell'anno scorso, per ragioni diverse. "il pensiero è folle": ciò significa che tutta la tradizione di pensiero, definita generalmente "classica", tramonta, finisce e si dissolve n un alone evanescente di relatività ed apparenze, e col suo tramonto si assiste anche al tramontare del canali e codici di comunicazione più consoni ai temi e all'impostazione filosofica. L'incontro del 7 aprile, tenutosi all'Hotel de la Ville e segnato dalla proiezione di un affascinante ed innovativo vide, "Socrate e la Nuvola Rosa", oltre che dalla presenza del suo regista e sceneggiatore, Andrea Lucisano, ha significato prorpio questo. Il giovane ed ormai affermato poliedrico artista ha subito colto l'attenzione di una platea gremita di studenti, esibendosi, prima, nella musica tribale e, poi, nella lettura di un sonetto di Neruda, accompagnata da una melodia di sottofondo. Lucisano - e in parte anche ciò che è stato detto durante il dibattito - ha certamente espresso questa novità: egli è riuscito a riportare temi e modelli di riflessione all'interno di mezzi di comunicazione non-verbale, come la ideografia, il cinema, la musica e lo ha dimostrato nella fase finale con la recitazione in forma teatrale e rap del passo "Ofeo ed Euridice" del IV libro delle "Georgiche" virgiliane. Una delle convinzioni più secolarizzate, ma fortunatamente sradicate dalla crisi filosofico-culturale di inizio Novecento, è stata la sistemazione delle discipline, la separazione delle attività umane e delle forme culturali sulla base della corrispondenza tra la natura, dell'uomo e la sua espressione culturale. In altri termini, per la filosofia classica i sentimenti dovevano asprimersi nella forma dell'arte, i pensieri e la ragione nelle forme del linguaggio verbale, la volontà nelle forme e della praxis. E questo va detto alla luce del concetto classico di Cultura, il cui senso vero e proprio è descritto in modo chiaro e illuminante da Hegel nella "Fenomenologia dello Spirito": la Cultura, sia l'insieme dei modi con cui l'uomo, centro del mondo, si esprime e comunica se stesso a quello stesso mondo. Ma se non c'è una sola ed indistruttibile verità, bensì una pluralità di verità individuali e personali, non esiste più un'identità forte, dominante, non esiste più un "pensiero forte" - sempre parafrasando Vattimo. Il rischio, il grande rischio che corre una società priva di punti fissi di riferimento e priva di modelli comportamentali-teorici, priva di verità indiscutibili e che, nel momento in cui alcune verità individuali si propongono come verità forti, persuasive, vengono automaticamente accettate come verità sociali, sovrapersonali, ed imposte. Ed è proprio quello che succede oggi - lo ha sottolineato lo stesso Lucisano nel riferirsi alla Tecnocrazia e il Prof.re Di Gregorio nel ricordare le origini socratiche della cosiddetta "razionalità", la cui crisi ha segnato, appunto, il tramonto do ogni Verità nel senso classico. Se manca una verità sovrapersonale, quelle verità personali, che sono forti e convincenti, si impongono come assolute, dominanti. Tra l'altro, la divulgazione l'affermazione di false credenze e falsi miti è agevolata oggi dai canali di comunicazione di massa, i quali, dal talk show al talent show, dalla martellante pubblicità all'informazione orinetata, costringono l'ascoltatore o lo spettatore ad assimilialri inconsciamente, senza critica né elaborazione autonoma.
Vito Limone
Andrea Lucisano: Socrate e la Nuvola Rosa
Che rapporto hai con Socrate?
Mi ha sempre incuriosito il sapere di non sapere, questo messaggio ci fa vedere come la società sia andata molto lontana da ciò. Sapere di non sapere che non significa non si finisce mai di imparare, ma vuol dire che dobbiamo essere curiosi e meravigliati di ogni istante della vita che passa e ci sorprendiamo che siamo vivi. Ho fatto questo video in modo artistico rappresentando Le nuvole di Aristofane e facendo diventare il Daimon di Socrate una nuvola rosa.
Aristofane non ha però reso giustizia a Socrate, mentre nel tuo video tu riesci a cogliere la sua essenza. Vedi Socrate come un mito o un modello?
Per me Socrate era un bel uomo, come lo è stato Gesù. Noi siamo a volte così fragili e abbiamo bisogno di idealizzarlo, ma lui era semplicemente un uomo. Quello che potrebbe essere l'uomo. Purtroppo oggi tutti corrono per cose banali mentre l'uomo potrebbe essere il messaggero della luce come ha scritto Giordano Bruno. L'uomo potrebbe fare cose migliori e non perdere tempo per parlare di nulla
Quindi hai realizzato questo filmato?
La prima idea era quella di realizzare un cartone animato su Socrate e di trasformare il Daimon in una nuvola che lo accompagna sempre.
Diciamo che il Daimon, per chi non lo sapesse, è una voce interiore che ispira Socrate.
Sì, certo. Così ho scritto la canzone "La Nuvola Rosa" ed il brano che chiude il film, Daimon, con un rap in greco antico che ho tratto dalla lettera di Epicuro a Meneceo sulla felicità. L'idea della nuvola, che rimane sempre vicino a Socrate finché non devono separarsi perché lui viene condotto in tribunale e lei, rimasta sola, si perde in una città senza più umanità e intelligenza, mi è venuta rifacendomi alle Nuvole di Aristofane. In questa città disperata, i mangianuvole succhiano dal cielo le forme delle nuvole per rivenderle come sogni alla gente che ormai è stata trasformata in automi da una squallida società fondata sul potere e la vanità, sul possesso e l'avidità. Mentre scrivevo la storia e riadattavo i testi di Platone e le canzoni, ho letto sul Corriere della sera che un certo Carlo Rivolta avrebbe recitato Socrate nel Simposio all'auditorium della Rai. Sull'articolo c'era scritto inoltre: scenografie - Nuvola Di Capua. Io ero scioccato. Non avevo mai visto un attore recitare Socrate, ed ancor meno, non avevo mai conosciuto nessuno che si chiamasse Nuvola!!! Così sono andato.
Come è andata?
Il giorno dopo ho trovato il suo numero di telefono e molto emozionato, ho chiamato. M ha risposto una persona umilissima ed entusiasta dell'idea che man mano gli raccontavo. Gli chiesi allora quando potevamo vederci per girare delle scene e che intanto gli avrei mandato tutto il materiale che avevo prodotto. Carlo disse che si sarebbe liberato solo dopo 2 mesi perché era molto occupato in quanto doveva fare visite e accertamenti vari. Ci siamo visti e conosciuti a Cinecittà, a Roma, il 10 giugno. Lui era magrissimo. Ci siamo abbracciati. Lui era felice di conoscermi; la moglie, Nuvola, mi guardò in modo così strano e mi disse: “Sai, quando abbiamo letto la storia e i tuoi testi non potevamo crederci”. “Perché?” - chiesi io - “Perché io mi chiamo Nuvola Rosa, disse lei. Vera di primo nome. Nuvola di secondo. e poi Rosa...
Incredibile davvero!
Rimasi ancora incredulo. Alla fine delle riprese (che durarono 4 ore ed in cui lui era stanchissimo ma mi chiedeva di continuare fino a quando non avessi finito il lavoro) Carlo Rivolta mi abbracciò e mi disse: “Che cosa meravigliosa esserci incontrati ora!” Io non capì bene. Undici giorni dopo, il 21 giugno, morì. Nuvola piangendo mi disse di fare vedere questo lavoro perché lui era molto contento di quest'opera
Il filmato ha partecipato nel 2008 al Giffoni Film Festival.
Sì, dopo tre ore di immagini di vip, musiche varie hanno iniziato a girare il filmato: per la prima volta è calato il silenzio, i ragazzi erano incantati e hanno fatto due applausi a scena aperta. Dopo due minuti è stato interrotto tra lo sconcerto del pubblico...