Labbraccio La volpeSophia Andrea Lucisano

 

LA VOLPE SOPHIA LANCIA LA SIGLA DELLA GIORNATA MONDIALE DELL'ABBRACCIO IL 21 GENNAIO 2023

La volpe Sophia torna con una nuova fantastica canzone. Originale, festosa e gioiosa. Con un sapore latino fa ballare tutti nelle scuole e nelle piazze, nei locali e nei concerti.
Amata da tutti i bambini e dai loro genitori, seguita da insegnanti, maestre, la volpe Sophia è unica.

La volpe Sophia è un progetto animato artistico, multidisciplinare e straordinario che nasce per diffondere messaggi di valore, virtuosi, per migliorare la qualità della vita delle nuove generazioni ed educarle alla bellezza.

“L’abbraccio” è la nuova canzone de La volpe Sophia!

 

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Logo L abbraccio La volpe Sophia

 

L'ABBRACCIO

Prodotta da Andrea Lucisano

lyrics

Testo e musica di Andrea Lucisano



(L’abbraccio)
Dà tanta felicità
E se vuoi bene abbraccia
Che bene ti farà

(L’abbraccio)
Dà quella serenità
Che tutto il mondo vuole
Che a volte non ci stà
(L’abbraccio)

E’ un bene che si dà
(l’abbraccio)
E che ti ritornerà
(L’abbraccio)
E ti fa sentire a casa perché
Tu lo porti con te
(L’abbraccio)

Che calore che ti dà
Ti fa sentire a casa
E ti proteggerà
(L’abbraccio)

E’ un dono che si dà
E quanto più lo dai
di più lui tornerà
(L’abbraccio)

E che luce che ti dà
(L’abbraccio)
Quanto bene che ti fa
(L’abbraccio)
E’ la casa che tu porti con te
Ciò che ti scalda è
(L’abbraccio)

E’ un regalo che si fà
(L’abbraccio)
E che ti ritornerà
(L’abbraccio)
E ti fa sentire a casa perché
Tu lo porti con te

Io abbraccio te
Tu abbracci me
Io abbraccio te
Mentre abbracci me
Io abbraccio te
Tu abbracci me
Io abbraccio te
Mentre abbracci me

Lo rafforza in ogni orario
Il sistema immunitario
Una cosa che più bella non c’è
Dallo a chi è a fianco a te
(rompe il ghiaccio)
anche senza perché
(a casaccio)
Dallo a chi sta con te
(un abbraccio)

Dà tanta felicità
E se vuoi bene abbraccia
Che bene ti farà
(L’abbraccio)

Dà quella serenità
Che tutto il mondo vuole
Che a volte non ci stà
(L’abbraccio)

Che calore che ti dà
Ti fa sentire a casa
E ti proteggerà
(L’abbraccio)

E’ un bene che si dà
E quanto più lo dai
di più lui tornerà
(L’abbraccio)

Che calore che ti dà
(l’abbraccio)
Si, lui ti proteggerà
(l’abbraccio)
E ti farà sentire a casa perché
Tu lo porti con te
(l’abbraccio)

E’ un saluto che si dà
(l’abbraccio)
che fa bene ad ogni età
(l’abbraccio)
E ti fa sentire a casa giacchè
Tu lo porti con te

Io abbraccio te
Tu abbracci me
Io abbraccio te
Mentre abbracci me

Io abbraccio te
Tu abbracci me
Io abbraccio te
Mentre abbracci me

Lo rafforza in ogni orario
Il sistema immunitario
E’ una cosa che più bella non c’è
Dallo senza un perché
(un abbraccio)
Dallo a chi sta con te
(un abbraccio)
Anche senza un perché
(a casaccio)

Che calore che ti dà
(l’abbraccio)
Si lui ti proteggerà
(l’abbraccio)
E ti fa sentire a casa perché
Tu lo porti con te
(l’abbraccio)

E’ sempre lì con te
(l’abbraccio)
Abbraccia anche te

credits

released January 6, 2023

 


Educare i bambini all’affettività con le canzoni della volpe Sophia: “Un futuro migliore per tutti”

Disponibile gratuitamente dal 6 gennaio, il nuovo brano firmato da Andrea Lucisano è stato scelto come colonna sonora della Giornata mondiale dell'Abbraccio, in programma il prossimo 21 gennaio

Il suo è un personaggio gioioso ma riflessivo, che usa un linguaggio poetico e il ragionamento critico per spiegare ai bambini questioni serie come l’importanza dell’amore e del rispetto reciproco. La volpe Sophia è un animale piccolo e scaltro, scaturito dalla fantasia di Andrea Lucisano – filosofo, artista, regista e musicista partenopeo di 46 anni -, che dal 2012 ad oggi è stata protagonista di una serie animata e di numerose canzoni a scopo didattico ricreativo. Sono state moltissime le scuole in tutta Italia che nel corso degli anni hanno accolto nel proprio programma un momento d’incontro con questa creatura dagli occhi grandi, i tratti dolci e la parlantina intelligente, capace di stimolare le potenzialità creative e riflessive degli alunni di diverse età, dalla scuola dell’infanzia in poi. Tanto che, l’ultima canzone scritta per lei dal suo autore, “L’abbraccio“, è stata scelta per accompagnare la Giornata mondiale dell’Abbraccio, il prossimo 21 gennaio, e sarà lanciata ufficialmente il 6 gennaio sulle piattaforme social di Andrea Lucisano e della volpe Sophia, così come su Spotify, Youtube, iTunes e negli store digitali.

Originale e gioioso, il brano possiede un energico messaggio poetico ben ricamato su un ritmo caraibico in chiave salsa, con un andamento coinvolgente che farà cantare e ballare i bambini di tutta Italia e sarà intonata durante i prossimi concerti che la volpe Sophia terrà in diverse piazze del nostro Paese. “Stanchi delle restrizioni cui siamo stati costretti a causa della pandemia – spiega a Luce! Andrea Lucisano – in tanti hanno voglia di celebrare una nuova rinascita, anche festeggiando insieme la Giornata dell’Abbraccio, prevista sabato 21 gennaio nei calendari di tutto il mondo. Gli insegnanti di molte scuole si stanno organizzando per realizzare un evento in cui i bambini celebreranno il gesto simbolico con il comune obiettivo di istituire gratuitamente una campagna nazionale di educazione affettiva per un sano alfabetismo emotivo da donare alle nuove generazioni”.

Amata tanto dai bambini quanto dai genitori e dagli insegnanti, la volpe Sophia è stata protagonista di quella che può essere considerata la prima serie televisiva filosofica prodotta in Italia, composta da 11 episodi in cui il simpatico personaggio dialoga con esseri umani e filosofi (ma anche con un criminale) interrogandosi su importanti questioni di vita quotidiana. “Il primo episodio sulla legalità dal titolo ‘La volpe Sophia e l’indovinello solare’ – spiega Lucisano – ha avuto un notevole successo a livello nazionale perché è l’unico prodotto audiovisivo animato filosofico che tratti l’argomento della giustizia rivolta alle nuove generazioni”. L’autore ha poi prodotto e realizzato altri 10 episodi, con la partecipazione del filosofo Aldo Masullo.

Come nasce l’idea di un personaggio animato dal carattere filosofico destinato ad un pubblico di bambini?
“In realtà la volpe Sophia è un progetto trasversale che piace molto anche agli adulti. Il disegno è indubbiamente infantile, ma il personaggio riesce a veicolare concetti molto profondi in maniera semplice, gioiosa e giocosa. Ad esempio il valore della bontà e del rispetto reciproco come unica via per essere felici. Ho voluto portare avanti questo progetto perché, in generale, amo pensare in maniera libera e critica e ritengo che il pensiero sia il sentiero per raggiungere la grande bellezza. Purtroppo, la società in cui viviamo fa in modo che lo si utilizzi poco, ma in realtà è il nostro unico strumento di salvezza, e se ci decidessimo ad usarlo in maniera consapevole e costante probabilmente smetteremmo di vivere immersi nello smog o di costruire bombe e gettarcele addosso reciprocamente. Esattamente dieci anni fa, quando ancora non erano di moda influencer, ambientalisti ecc, ho pensato alla volpe Sophia come a un modo per portare beneficio alla comunità, contribuendo alla salvaguardia della specie umana e dell’ambiente in cui viviamo. E ho cercato di far riflettere i giovani su queste tematiche, con la volontà di portare loro speranza”.

Perché ha scelto di rivolgersi proprio ai bambini?
“Spesso le persone non capiscono che lo scopo dei bambini nel mondo è quello di portare lo stupore e la meraviglia. Con la loro ingenuità ed innocenza possono scardinare i preconcetti degli adulti. Le domande dei bambini sono in grado di destabilizzare la comfort zone in cui preferiamo starcene rinchiusi, al sicuro. La volpe Sophia è come una bambina: con la sua curiosità e la sua saggezza cerca di stimolare la mente blindata delle persone e rappresenta un modo innovativo per parlare di filo-sofia, cioè della possibilità di ciascuno di diventare amico della conoscenza. Nel 2012 infatti, quando il progetto è nato, in Italia non esisteva ancora niente che parlasse di educazione non formale attraverso la creatività”.

Educare alla bontà come chiave per il raggiungimento della felicità. Sembra un principio cristiano…
“Infatti sono molte le scuole cattoliche che mi invitano a collaborare. L’approccio della volpe Sophia non si basa però su un punto di vista religioso ma filosofico, attraverso l’utilizzo della ragione piuttosto che della fede. Un percorso bello ed importante che ognuno dovrebbe comunque compiere, per se stesso e per gli altri”.

Perché ha scelto proprio una volpe come protagonista del suo progetto educativo?
“Perché la volpe è un animale furbo e scaltro. E se è vero che sarebbe giusto conservare l’ingenuità e il candore dei bambini, allo stesso tempo dobbiamo anche essere scaltri, perché il mondo è spesso governato da logiche criminali e ipocrite. I tranelli che sono sparsi lungo i sentieri della vita richiedono la furbizia di una volpe per essere evitati. Nel caso di Sophia, parliamo di una volpe che vuole conoscere e scoprire la verità attraverso un linguaggio poetico. Sophia significa sapienza, conoscenza, ed è davvero una parola magica, probabilmente la parola più importante per l’umanità. Si tratta infatti di un concetto presente in tutte le religioni, di tutte le civiltà e di tutti i tempi. Cambiano i nomi con cui Dio viene indicato, ma la sua conoscenza dell’universo – che si chiama Sophia – resta un concetto comune, attraverso il quale tutto quelle che esiste viene giustificato e spiegato: dal sangue che circola nelle vene ai polmoni che si riempiono di ossigeno, dal sole che splende alla terra che gli gira intorno”.

Ci racconti qualcosa della sua ultima canzone, “L’abbraccio“, scelta come sigla della Giornata mondiale omonima, il prossimo 21 gennaio
“Dal 6 gennaio la canzone sarà disponibile gratuitamente online, e tutte le scuole potranno farla ascoltare liberamente ai propri studenti, stimolandone la creatività attraverso la realizzazione di disegni, scritti e altre espressioni artistiche attinenti al tema degli abbracci, dell’affettività e della condivisione. Il 21 gennaio a Napoli ci sarà un evento di piazza free-hugs, nel quale tanta gente si scambierà liberamente abbracci, ascoltando la canzone in sottofondo. Il venerdì precedente o il lunedì successivo in molte scuole di tutta Italia saranno organizzati dei flash mob tra studenti che si abbracceranno sulle note della canzone. Il simbolo dell’abbraccio fa comprendere ai bambini il concetto di reciprocità, che noi adulti purtroppo andiamo perdendo, ma è importante ricordare che è un dono che si scambia, come l’affetto che, se praticato, può renderci più felici. Perché imparare ad amare è difficile, e molti adulti non sanno farlo”.

In realtà sono diverse le canzoni di sensibilizzazione sulle tematiche sociali che lei ha scritto…
“Esatto, a cominciare dal 2012 quando in piazza a Napoli tanti bambini hanno cantato ‘Ama’, una canzone dedicata all’importanza dell’amore, cui avevo abbinato la proposta di scrivere i propri pensieri per un mondo migliore. Il format venne poi adottato da molti comuni di tutta Italia. È importante ascoltare i desideri dei bambini, perché sono ordini per il futuro collettivo. Successivamente ho dato vita a ‘La Danza delle Farfalle’, un’associazione attraverso la quale porto avanti questi ed altri progetti dedicati all’educazione creativa dell’infanzia. ‘Il carro armato’ è un’altra mia canzone che ha avuto molto successo: protagonista un carro armato che non vuole distruggere niente. Un testo che porta speranza alle future generazioni, con un tema di base che è sempre lo stesso: l’importanza del donarsi affetto, non solo come gesto di altruismo, ma anche come dono verso se stessi, visto che l’amore dato ritorna sempre”.

Come fa una scuola ad entrare in contatto con i suoi progetti?
“Attraverso il sito ladanzadellefarfalle.com. Qui è possibile conoscere le nostre attività e richiedere l’organizzazione di un evento ricreativo. Da Gallarate alla parte più profonda della Sicilia, negli anni abbiamo fatto cantare bambini di tutte le parti d’Italia. Le mie canzoni sono scritte col cuore, da un compositore professionista e sono tutte disponibili online gratuitamente. Cerco di comporre le melodie su una frequenza non convenzionale, ma in accordo con i suoni della natura: il fruscio del vento, lo scroscio dell’acqua ecc. ‘Ama’ ne è un esempio e quando l’abbiamo cantata in piazza, venne trasmessa sui monitor delle varie metropolitane, e tutta Napoli ha potuto percepire un’ondata di bene che, mi auguro, si ripeterà il prossimo 21 gennaio con ‘L’abbraccio'”.