LA VOLPE SOPHIA LANCIA LA SIGLA DELLA GIORNATA MONDIALE DELL'ABBRACCIO IL 21 GENNAIO 2023
La volpe Sophia torna con una nuova fantastica canzone. Originale, festosa e gioiosa. Con un sapore latino fa ballare tutti nelle scuole e nelle piazze, nei locali e nei concerti.
Amata da tutti i bambini e dai loro genitori, seguita da insegnanti, maestre, la volpe Sophia è unica.
La volpe Sophia è un progetto animato artistico, multidisciplinare e straordinario che nasce per diffondere messaggi di valore, virtuosi, per migliorare la qualità della vita delle nuove generazioni ed educarle alla bellezza.
“L’abbraccio” è la nuova canzone de La volpe Sophia!
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Tantissimi fan piccoli e grandi della volpina attendono il peluche per abbracciarla
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L'ABBRACCIO
Prodotta da Andrea Lucisano
lyrics
(L’abbraccio)
Dà tanta felicità
E se vuoi bene abbraccia
Che bene ti farà
(L’abbraccio)
Dà quella serenità
Che tutto il mondo vuole
Che a volte non ci stà
(L’abbraccio)
E’ un bene che si dà
(l’abbraccio)
E che ti ritornerà
(L’abbraccio)
E ti fa sentire a casa perché
Tu lo porti con te
(L’abbraccio)
Che calore che ti dà
Ti fa sentire a casa
E ti proteggerà
(L’abbraccio)
E’ un dono che si dà
E quanto più lo dai
di più lui tornerà
(L’abbraccio)
E che luce che ti dà
(L’abbraccio)
Quanto bene che ti fa
(L’abbraccio)
E’ la casa che tu porti con te
Ciò che ti scalda è
(L’abbraccio)
E’ un regalo che si fà
(L’abbraccio)
E che ti ritornerà
(L’abbraccio)
E ti fa sentire a casa perché
Tu lo porti con te
Io abbraccio te
Tu abbracci me
Io abbraccio te
Mentre abbracci me
Io abbraccio te
Tu abbracci me
Io abbraccio te
Mentre abbracci me
Lo rafforza in ogni orario
Il sistema immunitario
Una cosa che più bella non c’è
Dallo a chi è a fianco a te
(rompe il ghiaccio)
anche senza perché
(a casaccio)
Dallo a chi sta con te
(un abbraccio)
Dà tanta felicità
E se vuoi bene abbraccia
Che bene ti farà
(L’abbraccio)
Dà quella serenità
Che tutto il mondo vuole
Che a volte non ci stà
(L’abbraccio)
Che calore che ti dà
Ti fa sentire a casa
E ti proteggerà
(L’abbraccio)
E’ un bene che si dà
E quanto più lo dai
di più lui tornerà
(L’abbraccio)
Che calore che ti dà
(l’abbraccio)
Si, lui ti proteggerà
(l’abbraccio)
E ti farà sentire a casa perché
Tu lo porti con te
(l’abbraccio)
E’ un saluto che si dà
(l’abbraccio)
che fa bene ad ogni età
(l’abbraccio)
E ti fa sentire a casa giacchè
Tu lo porti con te
Io abbraccio te
Tu abbracci me
Io abbraccio te
Mentre abbracci me
Io abbraccio te
Tu abbracci me
Io abbraccio te
Mentre abbracci me
Lo rafforza in ogni orario
Il sistema immunitario
E’ una cosa che più bella non c’è
Dallo senza un perché
(un abbraccio)
Dallo a chi sta con te
(un abbraccio)
Anche senza un perché
(a casaccio)
Che calore che ti dà
(l’abbraccio)
Si lui ti proteggerà
(l’abbraccio)
E ti fa sentire a casa perché
Tu lo porti con te
(l’abbraccio)
E’ sempre lì con te
(l’abbraccio)
Abbraccia anche te
credits
Educare i bambini all’affettività con le canzoni della volpe Sophia: “Un futuro migliore per tutti”
Disponibile gratuitamente dal 6 gennaio, il nuovo brano firmato da Andrea Lucisano è stato scelto come colonna sonora della Giornata mondiale dell'Abbraccio, in programma il prossimo 21 gennaio
Il suo è un personaggio gioioso ma riflessivo, che usa un linguaggio poetico e il ragionamento critico per spiegare ai bambini questioni serie come l’importanza dell’amore e del rispetto reciproco. La volpe Sophia è un animale piccolo e scaltro, scaturito dalla fantasia di Andrea Lucisano – filosofo, artista, regista e musicista partenopeo di 46 anni -, che dal 2012 ad oggi è stata protagonista di una serie animata e di numerose canzoni a scopo didattico ricreativo. Sono state moltissime le scuole in tutta Italia che nel corso degli anni hanno accolto nel proprio programma un momento d’incontro con questa creatura dagli occhi grandi, i tratti dolci e la parlantina intelligente, capace di stimolare le potenzialità creative e riflessive degli alunni di diverse età, dalla scuola dell’infanzia in poi. Tanto che, l’ultima canzone scritta per lei dal suo autore, “L’abbraccio“, è stata scelta per accompagnare la Giornata mondiale dell’Abbraccio, il prossimo 21 gennaio, e sarà lanciata ufficialmente il 6 gennaio sulle piattaforme social di Andrea Lucisano e della volpe Sophia, così come su Spotify, Youtube, iTunes e negli store digitali.
Originale e gioioso, il brano possiede un energico messaggio poetico ben ricamato su un ritmo caraibico in chiave salsa, con un andamento coinvolgente che farà cantare e ballare i bambini di tutta Italia e sarà intonata durante i prossimi concerti che la volpe Sophia terrà in diverse piazze del nostro Paese. “Stanchi delle restrizioni cui siamo stati costretti a causa della pandemia – spiega a Luce! Andrea Lucisano – in tanti hanno voglia di celebrare una nuova rinascita, anche festeggiando insieme la Giornata dell’Abbraccio, prevista sabato 21 gennaio nei calendari di tutto il mondo. Gli insegnanti di molte scuole si stanno organizzando per realizzare un evento in cui i bambini celebreranno il gesto simbolico con il comune obiettivo di istituire gratuitamente una campagna nazionale di educazione affettiva per un sano alfabetismo emotivo da donare alle nuove generazioni”.
Amata tanto dai bambini quanto dai genitori e dagli insegnanti, la volpe Sophia è stata protagonista di quella che può essere considerata la prima serie televisiva filosofica prodotta in Italia, composta da 11 episodi in cui il simpatico personaggio dialoga con esseri umani e filosofi (ma anche con un criminale) interrogandosi su importanti questioni di vita quotidiana. “Il primo episodio sulla legalità dal titolo ‘La volpe Sophia e l’indovinello solare’ – spiega Lucisano – ha avuto un notevole successo a livello nazionale perché è l’unico prodotto audiovisivo animato filosofico che tratti l’argomento della giustizia rivolta alle nuove generazioni”. L’autore ha poi prodotto e realizzato altri 10 episodi, con la partecipazione del filosofo Aldo Masullo.
Come nasce l’idea di un personaggio animato dal carattere filosofico destinato ad un pubblico di bambini?
“In realtà la volpe Sophia è un progetto trasversale che piace molto anche agli adulti. Il disegno è indubbiamente infantile, ma il personaggio riesce a veicolare concetti molto profondi in maniera semplice, gioiosa e giocosa. Ad esempio il valore della bontà e del rispetto reciproco come unica via per essere felici. Ho voluto portare avanti questo progetto perché, in generale, amo pensare in maniera libera e critica e ritengo che il pensiero sia il sentiero per raggiungere la grande bellezza. Purtroppo, la società in cui viviamo fa in modo che lo si utilizzi poco, ma in realtà è il nostro unico strumento di salvezza, e se ci decidessimo ad usarlo in maniera consapevole e costante probabilmente smetteremmo di vivere immersi nello smog o di costruire bombe e gettarcele addosso reciprocamente. Esattamente dieci anni fa, quando ancora non erano di moda influencer, ambientalisti ecc, ho pensato alla volpe Sophia come a un modo per portare beneficio alla comunità, contribuendo alla salvaguardia della specie umana e dell’ambiente in cui viviamo. E ho cercato di far riflettere i giovani su queste tematiche, con la volontà di portare loro speranza”.
Perché ha scelto di rivolgersi proprio ai bambini?
“Spesso le persone non capiscono che lo scopo dei bambini nel mondo è quello di portare lo stupore e la meraviglia. Con la loro ingenuità ed innocenza possono scardinare i preconcetti degli adulti. Le domande dei bambini sono in grado di destabilizzare la comfort zone in cui preferiamo starcene rinchiusi, al sicuro. La volpe Sophia è come una bambina: con la sua curiosità e la sua saggezza cerca di stimolare la mente blindata delle persone e rappresenta un modo innovativo per parlare di filo-sofia, cioè della possibilità di ciascuno di diventare amico della conoscenza. Nel 2012 infatti, quando il progetto è nato, in Italia non esisteva ancora niente che parlasse di educazione non formale attraverso la creatività”.
Educare alla bontà come chiave per il raggiungimento della felicità. Sembra un principio cristiano…
“Infatti sono molte le scuole cattoliche che mi invitano a collaborare. L’approccio della volpe Sophia non si basa però su un punto di vista religioso ma filosofico, attraverso l’utilizzo della ragione piuttosto che della fede. Un percorso bello ed importante che ognuno dovrebbe comunque compiere, per se stesso e per gli altri”.
Perché ha scelto proprio una volpe come protagonista del suo progetto educativo?
“Perché la volpe è un animale furbo e scaltro. E se è vero che sarebbe giusto conservare l’ingenuità e il candore dei bambini, allo stesso tempo dobbiamo anche essere scaltri, perché il mondo è spesso governato da logiche criminali e ipocrite. I tranelli che sono sparsi lungo i sentieri della vita richiedono la furbizia di una volpe per essere evitati. Nel caso di Sophia, parliamo di una volpe che vuole conoscere e scoprire la verità attraverso un linguaggio poetico. Sophia significa sapienza, conoscenza, ed è davvero una parola magica, probabilmente la parola più importante per l’umanità. Si tratta infatti di un concetto presente in tutte le religioni, di tutte le civiltà e di tutti i tempi. Cambiano i nomi con cui Dio viene indicato, ma la sua conoscenza dell’universo – che si chiama Sophia – resta un concetto comune, attraverso il quale tutto quelle che esiste viene giustificato e spiegato: dal sangue che circola nelle vene ai polmoni che si riempiono di ossigeno, dal sole che splende alla terra che gli gira intorno”.
Ci racconti qualcosa della sua ultima canzone, “L’abbraccio“, scelta come sigla della Giornata mondiale omonima, il prossimo 21 gennaio
“Dal 6 gennaio la canzone sarà disponibile gratuitamente online, e tutte le scuole potranno farla ascoltare liberamente ai propri studenti, stimolandone la creatività attraverso la realizzazione di disegni, scritti e altre espressioni artistiche attinenti al tema degli abbracci, dell’affettività e della condivisione. Il 21 gennaio a Napoli ci sarà un evento di piazza free-hugs, nel quale tanta gente si scambierà liberamente abbracci, ascoltando la canzone in sottofondo. Il venerdì precedente o il lunedì successivo in molte scuole di tutta Italia saranno organizzati dei flash mob tra studenti che si abbracceranno sulle note della canzone. Il simbolo dell’abbraccio fa comprendere ai bambini il concetto di reciprocità, che noi adulti purtroppo andiamo perdendo, ma è importante ricordare che è un dono che si scambia, come l’affetto che, se praticato, può renderci più felici. Perché imparare ad amare è difficile, e molti adulti non sanno farlo”.
In realtà sono diverse le canzoni di sensibilizzazione sulle tematiche sociali che lei ha scritto…
“Esatto, a cominciare dal 2012 quando in piazza a Napoli tanti bambini hanno cantato ‘Ama’, una canzone dedicata all’importanza dell’amore, cui avevo abbinato la proposta di scrivere i propri pensieri per un mondo migliore. Il format venne poi adottato da molti comuni di tutta Italia. È importante ascoltare i desideri dei bambini, perché sono ordini per il futuro collettivo. Successivamente ho dato vita a ‘La Danza delle Farfalle’, un’associazione attraverso la quale porto avanti questi ed altri progetti dedicati all’educazione creativa dell’infanzia. ‘Il carro armato’ è un’altra mia canzone che ha avuto molto successo: protagonista un carro armato che non vuole distruggere niente. Un testo che porta speranza alle future generazioni, con un tema di base che è sempre lo stesso: l’importanza del donarsi affetto, non solo come gesto di altruismo, ma anche come dono verso se stessi, visto che l’amore dato ritorna sempre”.
Come fa una scuola ad entrare in contatto con i suoi progetti?
“Attraverso il sito ladanzadellefarfalle.com. Qui è possibile conoscere le nostre attività e richiedere l’organizzazione di un evento ricreativo. Da Gallarate alla parte più profonda della Sicilia, negli anni abbiamo fatto cantare bambini di tutte le parti d’Italia. Le mie canzoni sono scritte col cuore, da un compositore professionista e sono tutte disponibili online gratuitamente. Cerco di comporre le melodie su una frequenza non convenzionale, ma in accordo con i suoni della natura: il fruscio del vento, lo scroscio dell’acqua ecc. ‘Ama’ ne è un esempio e quando l’abbiamo cantata in piazza, venne trasmessa sui monitor delle varie metropolitane, e tutta Napoli ha potuto percepire un’ondata di bene che, mi auguro, si ripeterà il prossimo 21 gennaio con ‘L’abbraccio'”.
Internvista con Andrea Lucisano: alla scoperta de “La volpe Sophia”
“L’abbraccio” è la nuova canzone de La volpe Sophia!
La volpe Sophia torna con una nuova fantastica canzone “L’Abbraccio” prodotta e composta da Andrea Lucisano, filosofo, artista, regista e musicista, che ne ha scritto sia il testo che la musica.
Per l’occasione abbiamo voluto intervistare e conoscere questo autore, da sempre impegnato sul fronte della cultura, per la diffusione di un messaggio filosofico educativo che possa coinvolgere tutte le nuove generazioni.
– Buongiorno Andrea, benvenuto su Qube Music. Partiamo subito parlando di questo straordinario progetto che è “La volpe Sophia”! Come e quando nasce questo simpatico personaggio?
Nel 2012 ho realizzato il primo episodio di quella che poi sarebbe diventata una serie TV educational, la prima sul tema filosofico ed educativo prodotta in Italia. È un’autoproduzione che ho sostenuto perché sono convinto che diffondere valori e buone pratiche alle nuove generazioni sia indispensabile per migliorare la qualità della vita delle nostre comunità.
La volpe Sophia prende il nome dalla parola greca “sophia” che significa sapienza, conoscenza, e che compone la parola “filosofia” che vuol dire “amore per il sapere“.
Nel primo episodio della serie animata, la simpatica volpe incontra un latitante interpretato da un bravissimo attore napoletano: Antonio Buonomo, che ha recitato anche in alcuni film che trattano il tema della camorra (ad esempio è il boss Nuvoletta in Fortapàsc di Marco Risi, dedicato alla storia del giornalista Giancarlo Siani) e lo interroga sul senso della sua vita. Il malvivente, che è costretto a rimanere rinchiuso nel suo bunker per paura di essere arrestato, nonostante accumuli migliaia di euro ogni giorno ricavati dal traffico di stupefacenti e da attività malavitose, deve ammettere di non essere felice.
È stata una produzione che ho realizzato, grazie all’aiuto di mia madre che è stata la prima sostenitrice, per aiutare i bambini e le nuove generazioni a comprendere il valore dell’onestà e della giustizia. Il film mi è stato poi richiesto a titolo gratuito dal MIUR ed è stato utilizzato dall’allora Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini in un concorso nazionale rivolto alle scuole dell’infanzia di tutta Italia, domandando a più di un milione di bambini tra i 3 e i 7 anni di immaginare il continuo della storia, dopo che la volpe Sophia convince il latitante a uscire dal bunker in cui si era rinchiuso. Pensare che un’autoproduzione a mie spese, in cui hanno collaborato tantissimi giovani, sia stata poi offerta gratuitamente alle scuole come unica proposta filosofica educativa prodotta in Italia fa un certo effetto. Fa anche comprendere quale sia il livello di investimento culturale del nostro paese.
Il lavoro è proseguito poi con la produzione da parte mia di altri episodi, in cui la volpe Sophia dialoga con un grande filosofo su argomenti riguardanti le emozioni e i sentimenti, per offrire una fonte di saggezza ai bambini, per aiutarli a orientarsi nella vita e per promuovere quell’alfabetismo emotivo che favorisce lo sviluppo di una sana comunità.
Successivamente (poiché oltre a essere produttore, autore e regista, sono anche musicista) ho realizzato delle canzoni educative che vedono la volpe Sophia come protagonista: canzoni che le maestre nelle scuole utilizzano spesso per promuovere eventi e saggi scolastici.
Una mia canzone, dal titolo “AMA” prodotta nel 2013, ha coinvolto ad esempio migliaia di bambini ed è stata utilizzata in diverse città e per due anni come sigla di un evento che si è tenuto a Barletta, con tante scuole che sono scese in piazza a manifestare per un futuro migliore. Il titolo di quel progetto era: “i desideri dei bambini sono ordini per il futuro”. È stato un progetto innovativo con cui ho anticipato l’invenzione da parte del sistema dei mass media degli influencer e di Greta Thunberg.
Il progetto “AMA” si è poi propagato in tantissime città italiane, ed è stato utilizzato da amministrazioni comunali e diocesi, arrivando persino in Vaticano, ispirando la manifestazione tenuta dal Papa il 25 gennaio 2015 in piazza San Pietro, che si è trasformata in movimenti vari provenienti dal Nord Europa. (qui il link per vedere la prima manifestazione che ha ispirato tutte le altre: PROGETTO AMA).
Il mio lavoro con le canzoni educative è continuato ancora con un’opera cinematografica sulla pace in cui ho coinvolto anche l’Esercito Italiano. L’evento ha registrato la partecipazione di migliaia di bambini che, accompagnati da me al pianoforte, hanno intonato una mia canzone che esalta il valore dell’amore universale. Durante il video sono volate in cielo centinaia di farfalle. (La manifestazione è visionabile qui: LA DANZA DELLE FARFALLE).
In seguito ho realizzato una ulteriore canzone sempre dedicata al valore della pace dal titolo “IL CARRO AMATO” in cui ho immaginato un carro armato che si rifiuta di fare la guerra perché non vuole distruggere quello che altri con tanto amore e dedizione hanno costruito. Quando il generale gli ordina di sparare sulle scuole e sugli ospedali, si rifiuta. (La canzone si può ascoltare qui: IL CARRO AMATO).
Quindi ho prodotto un inno sulla speranza per celebrare la nostra umanità troppo spesso tormentata dall’ignoranza, che altro non è che mancanza di saggezza, e quindi mancanza di sophia. La morale di tutto ciò che faccio è dunque che, dove manca la volpe Sophia, c’è tristezza e desolazione. (La canzone si può ascoltare qui: LA SPERANZA).
– Perché proprio una volpe? Cosa ti ha ispirato?
La scelta della volpe ha un significato preciso. Credo infatti nel valore dell’ingenuità come strumento rivoluzionario per cambiare il mondo. Ingenuo viene dal latino e vuol dire “nato libero” perché solo chi si comporta senza la paura di ricevere del male può compiere opere di bene che possono migliorare il mondo. Ma in un sistema dominato dalla cattiveria e dalla sopraffazione reciproca, essere ingenui è oggi sinonimo di stupidità. Allora è necessario essere buoni ma al contempo furbi e scaltri, agili nel fuggire via dalle trappole e dai tranelli che i vari predatori ci tendono. … E l’animale che simboleggia tutte queste caratteristiche è la volpe!
Per questo Sophia è molto amata. Perché, oltre a diffondere la pratica filosofica attraverso l’indagine conoscitiva, promuove il rispetto per la natura e per l’ambiente. Vive nei boschi e ama il suo habitat, celebrando costantemente l’amore per il creato di cui fa parte.
– Sappiamo che questo progetto ha avuto come ospite anche un grande filosofo: Aldo Masullo. Com’è nato questo connubio tra La volpe Sophia ed il compianto pensatore?
Ho incontrato Aldo Masullo in varie occasioni, durante delle conferenze. Ma la conoscenza vera e propria è avvenuta nel 2013 nel corso di un evento in cui siamo stati invitati assieme. Lui a tenere un discorso come sempre memorabile, ed io a presentare il primo episodio de La volpe Sophia.
Lui osservò da spettatore l’opera e ne rimase affascinato. Il suo intervento era previsto dopo la proiezione del filmato ed iniziò a parlare elogiando la mia piccola volpe, definendola “felix” nel senso più profondo del suo significato: portatrice di gioia e di buonumore nonché produttrice di buoni sentimenti e propositi. Etimologicamente infatti, la parola “felice” ha la stessa radice di “fertile”, e solo chi produce per il bene della comunità di cui fa parte può raccogliere gioia e felicità.
Quel giorno Aldo Masullo si innamorò del mio personaggio, e certamente anche la volpe Sophia si innamorò del filosofo. Non sapeva quell’uomo straordinario che due anni dopo avremmo iniziato le riprese dei nuovi episodi proprio con lui come co-protagonista, in una celebre serie dal titolo “La volpe Sophia filosofa con Aldo Masullo: dialoghi tra il bosco e la città” (qui è possibile vedere il trailer: LA VOLPE SOPHIA FILOSOFA CON ALDO MASULLO).
– …E quanto ti ha arricchito personalmente collaborare con questo filosofo?
Certamente moltissimo. È stato un maestro della riflessione filosofica capace di illuminare con la sua luce caverne stracolme di buia ignoranza. Non ho avuto la fortuna di averlo come mio professore quando ero all’Università, ma realizzare questi dialoghi in cui io simulavo la volpe e tessevo con lui una sceneggiatura fatta di domande e risposte è stato come comporre una grande sinfonia di pensieri e riflessioni profonde. E cosa importantissima, sono riflessioni di grande spessore ma alla portata dei bambini!
Aldo Masullo è stato felice di poter contribuire a questo progetto rispondendo alle domande di Sophia che interpreta la curiosità dei bambini ma allo stesso tempo possiede la maturità e la saggezza dei più grandi filosofi. È stato un incontro emozionante e ricco di spunti e di riflessioni che possono ispirare discussioni nelle classi e nelle famiglie su tantissimi argomenti della vita quotidiana.
La serie è stata presentata nella sede del Comune di Napoli in occasione del 96esimo compleanno del filosofo, in un evento voluto dall’allora Assessore alla Cultura Nino Daniele, che per celebrare questa festa donò alla cittadinanza la visione presieduta in persona da Aldo. Fu un evento molto importante per la città, che aveva già conferito la cittadinanza onoraria a Masullo e che, in seguito alla sua morte, gli ha donato il nome di una piazza.
Inoltre, durante l’evento, il filosofo ha potuto incontrare dal vivo la bambina che ha dato la voce al cartone animato, Marcella Neve Lucisano (mia figlia). È stato un bellissimo modo questo per vivere con lei un racconto di vita così intenso e fecondo che l’ha certamente introdotta all’utilizzo del pensiero libero e critico come strumento fondamentale della propria ricerca personale. Neve ha portato al filosofo un mazzo di girasoli e lui ne è stato profondamente felice.
La serie televisiva è andata in onda sulla piattaforma TIMvision, è stata proiettata nei cinema, nei festival e nelle scuole, ricevendo numerosi apprezzamenti.
– Parliamo ora del nuovo brano in uscita. La nuova canzone che vede protagonista La volpe Sophia si intitola “L’abbraccio”. Vuoi raccontarci qualcosa su questa nuova release?
La nuova canzone che ho scritto continua l’opera di educazione emotiva e di sensibilizzazione all’empatia e alla reciprocità.
L’abbraccio è infatti un dono che si dà e che si riceve e insegnare il valore della vicendevolezza ai più piccoli contribuisce certamente al miglioramento della vita della società.
Voglio ricordare a tal proposito che il termine società indica un vasto gruppo di soci che condividono problemi e soluzioni. L’egoismo e la prevaricazione sociale nascono dall’ignorare questo semplice precetto filosofico che andrebbe insegnato sin da subito ai bambini. Per questo motivo la nostra società pullula di tanti avidi opportunisti (molti dei quali ricoprono cariche di potere) che certamente non operano per il bene comune, ma solo per un personale arricchimento e per individuale profitto. La rovina del nostro sistema di vita deriva dall’ignorare i principi filosofici, dalla mancanza di Sophia. Per questa ragione il mio impegno è volto a risvegliare gli animi auto-producendo materiale educativo per i bambini che poi viene utilizzato voracemente nelle scuole vista la totale mancanza investimenti nel settore della cultura per la produzione di innovative proposte didattiche alternative e artistiche.
La canzone “L’abbraccio” sarà pubblicata il 6 gennaio e sarà la sigla della Giornata Mondiale dell’Abbraccio che in tutti i calendari del mondo è fissata per il 21 gennaio.
– Quindi, ci stavi dicendo, che sono previsti degli eventi in programma per la Giornata Mondiale dell’Abbraccio. Quali sono in particolare? Chi stai coinvolgendo? E cosa accadrà nello specifico?
L’obiettivo è quello di promuovere un gesto simbolico così umano in un momento storico di forte disumanizzazione.
Le pandemie, la digitalizzazione con il conseguente scivolamento (senza più ritorno) nel metaverso e nella realtà virtuale, ci allontanerà dal quel calore umano di cui abbiamo tanto bisogno, specialmente i bambini. L’introduzione nella società degli androidi e dei robot per svolgere attività umane, ci obbligherà nel prossimo futuro a provare empatia verso ciò che non può provare alcuna emozione. Tutto questo potrebbe portare ad una deriva dei nostri sentimenti e del nostro sentire come umani, facendoci perdere (come già sta accadendo) il senso del contatto, dell’abbraccio e del calore che si prova stringendosi ad un’altra persona.
È per questo motivo che lancio questa energica, vigorosa, ballabile canzone dal sapore caraibico e latino, per scuotere le coscienze e per donare al genere umano la sigla di una nuova ondata di affetto reciproco.
– Andrea, siamo in conclusione della nostra bella chiacchierata. Vuoi dare al nostro pubblico dei riferimenti per poter seguire il tuo progetto? Dove è possibile trovare La volpe Sophia?
Certamente vi lascio qui in conclusione con un abbraccio e tanti link dove poter raggiungere me e La volpe Sophia!
Se volete supportare il progetto o preordinare il peluche della volpe Sophia potete cliccare qui: http://kck.st/3YYj6Jt
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