Educare i bambini all’affettività con le canzoni della volpe Sophia: “Un futuro migliore per tutti”
Disponibile gratuitamente dal 6 gennaio, il nuovo brano firmato da Andrea Lucisano è stato scelto come colonna sonora della Giornata mondiale dell'Abbraccio, in programma il prossimo 21 gennaio
Il suo è un personaggio gioioso ma riflessivo, che usa un linguaggio poetico e il ragionamento critico per spiegare ai bambini questioni serie come l’importanza dell’amore e del rispetto reciproco. La volpe Sophia è un animale piccolo e scaltro, scaturito dalla fantasia di Andrea Lucisano – filosofo, artista, regista e musicista partenopeo di 46 anni -, che dal 2012 ad oggi è stata protagonista di una serie animata e di numerose canzoni a scopo didattico ricreativo. Sono state moltissime le scuole in tutta Italia che nel corso degli anni hanno accolto nel proprio programma un momento d’incontro con questa creatura dagli occhi grandi, i tratti dolci e la parlantina intelligente, capace di stimolare le potenzialità creative e riflessive degli alunni di diverse età, dalla scuola dell’infanzia in poi. Tanto che, l’ultima canzone scritta per lei dal suo autore, “L’abbraccio“, è stata scelta per accompagnare la Giornata mondiale dell’Abbraccio, il prossimo 21 gennaio, e sarà lanciata ufficialmente il 6 gennaio sulle piattaforme social di Andrea Lucisano e della volpe Sophia, così come su Spotify, Youtube, iTunes e negli store digitali.
Originale e gioioso, il brano possiede un energico messaggio poetico ben ricamato su un ritmo caraibico in chiave salsa, con un andamento coinvolgente che farà cantare e ballare i bambini di tutta Italia e sarà intonata durante i prossimi concerti che la volpe Sophia terrà in diverse piazze del nostro Paese. “Stanchi delle restrizioni cui siamo stati costretti a causa della pandemia – spiega a Luce! Andrea Lucisano – in tanti hanno voglia di celebrare una nuova rinascita, anche festeggiando insieme la Giornata dell’Abbraccio, prevista sabato 21 gennaio nei calendari di tutto il mondo. Gli insegnanti di molte scuole si stanno organizzando per realizzare un evento in cui i bambini celebreranno il gesto simbolico con il comune obiettivo di istituire gratuitamente una campagna nazionale di educazione affettiva per un sano alfabetismo emotivo da donare alle nuove generazioni”.
Amata tanto dai bambini quanto dai genitori e dagli insegnanti, la volpe Sophia è stata protagonista di quella che può essere considerata la prima serie televisiva filosofica prodotta in Italia, composta da 11 episodi in cui il simpatico personaggio dialoga con esseri umani e filosofi (ma anche con un criminale) interrogandosi su importanti questioni di vita quotidiana. “Il primo episodio sulla legalità dal titolo ‘La volpe Sophia e l’indovinello solare’ – spiega Lucisano – ha avuto un notevole successo a livello nazionale perché è l’unico prodotto audiovisivo animato filosofico che tratti l’argomento della giustizia rivolta alle nuove generazioni”. L’autore ha poi prodotto e realizzato altri 10 episodi, con la partecipazione del filosofo Aldo Masullo.
Come nasce l’idea di un personaggio animato dal carattere filosofico destinato ad un pubblico di bambini?
“In realtà la volpe Sophia è un progetto trasversale che piace molto anche agli adulti. Il disegno è indubbiamente infantile, ma il personaggio riesce a veicolare concetti molto profondi in maniera semplice, gioiosa e giocosa. Ad esempio il valore della bontà e del rispetto reciproco come unica via per essere felici. Ho voluto portare avanti questo progetto perché, in generale, amo pensare in maniera libera e critica e ritengo che il pensiero sia il sentiero per raggiungere la grande bellezza. Purtroppo, la società in cui viviamo fa in modo che lo si utilizzi poco, ma in realtà è il nostro unico strumento di salvezza, e se ci decidessimo ad usarlo in maniera consapevole e costante probabilmente smetteremmo di vivere immersi nello smog o di costruire bombe e gettarcele addosso reciprocamente. Esattamente dieci anni fa, quando ancora non erano di moda influencer, ambientalisti ecc, ho pensato alla volpe Sophia come a un modo per portare beneficio alla comunità, contribuendo alla salvaguardia della specie umana e dell’ambiente in cui viviamo. E ho cercato di far riflettere i giovani su queste tematiche, con la volontà di portare loro speranza”.
Perché ha scelto di rivolgersi proprio ai bambini?
“Spesso le persone non capiscono che lo scopo dei bambini nel mondo è quello di portare lo stupore e la meraviglia. Con la loro ingenuità ed innocenza possono scardinare i preconcetti degli adulti. Le domande dei bambini sono in grado di destabilizzare la comfort zone in cui preferiamo starcene rinchiusi, al sicuro. La volpe Sophia è come una bambina: con la sua curiosità e la sua saggezza cerca di stimolare la mente blindata delle persone e rappresenta un modo innovativo per parlare di filo-sofia, cioè della possibilità di ciascuno di diventare amico della conoscenza. Nel 2012 infatti, quando il progetto è nato, in Italia non esisteva ancora niente che parlasse di educazione non formale attraverso la creatività”.
Educare alla bontà come chiave per il raggiungimento della felicità. Sembra un principio cristiano…
“Infatti sono molte le scuole cattoliche che mi invitano a collaborare. L’approccio della volpe Sophia non si basa però su un punto di vista religioso ma filosofico, attraverso l’utilizzo della ragione piuttosto che della fede. Un percorso bello ed importante che ognuno dovrebbe comunque compiere, per se stesso e per gli altri”.
Perché ha scelto proprio una volpe come protagonista del suo progetto educativo?
“Perché la volpe è un animale furbo e scaltro. E se è vero che sarebbe giusto conservare l’ingenuità e il candore dei bambini, allo stesso tempo dobbiamo anche essere scaltri, perché il mondo è spesso governato da logiche criminali e ipocrite. I tranelli che sono sparsi lungo i sentieri della vita richiedono la furbizia di una volpe per essere evitati. Nel caso di Sophia, parliamo di una volpe che vuole conoscere e scoprire la verità attraverso un linguaggio poetico. Sophia significa sapienza, conoscenza, ed è davvero una parola magica, probabilmente la parola più importante per l’umanità. Si tratta infatti di un concetto presente in tutte le religioni, di tutte le civiltà e di tutti i tempi. Cambiano i nomi con cui Dio viene indicato, ma la sua conoscenza dell’universo – che si chiama Sophia – resta un concetto comune, attraverso il quale tutto quelle che esiste viene giustificato e spiegato: dal sangue che circola nelle vene ai polmoni che si riempiono di ossigeno, dal sole che splende alla terra che gli gira intorno”.
Ci racconti qualcosa della sua ultima canzone, “L’abbraccio“, scelta come sigla della Giornata mondiale omonima, il prossimo 21 gennaio
“Dal 6 gennaio la canzone sarà disponibile gratuitamente online, e tutte le scuole potranno farla ascoltare liberamente ai propri studenti, stimolandone la creatività attraverso la realizzazione di disegni, scritti e altre espressioni artistiche attinenti al tema degli abbracci, dell’affettività e della condivisione. Il 21 gennaio a Napoli ci sarà un evento di piazza free-hugs, nel quale tanta gente si scambierà liberamente abbracci, ascoltando la canzone in sottofondo. Il venerdì precedente o il lunedì successivo in molte scuole di tutta Italia saranno organizzati dei flash mob tra studenti che si abbracceranno sulle note della canzone. Il simbolo dell’abbraccio fa comprendere ai bambini il concetto di reciprocità, che noi adulti purtroppo andiamo perdendo, ma è importante ricordare che è un dono che si scambia, come l’affetto che, se praticato, può renderci più felici. Perché imparare ad amare è difficile, e molti adulti non sanno farlo”.
In realtà sono diverse le canzoni di sensibilizzazione sulle tematiche sociali che lei ha scritto…
“Esatto, a cominciare dal 2012 quando in piazza a Napoli tanti bambini hanno cantato ‘Ama’, una canzone dedicata all’importanza dell’amore, cui avevo abbinato la proposta di scrivere i propri pensieri per un mondo migliore. Il format venne poi adottato da molti comuni di tutta Italia. È importante ascoltare i desideri dei bambini, perché sono ordini per il futuro collettivo. Successivamente ho dato vita a ‘La Danza delle Farfalle’, un’associazione attraverso la quale porto avanti questi ed altri progetti dedicati all’educazione creativa dell’infanzia. ‘Il carro armato’ è un’altra mia canzone che ha avuto molto successo: protagonista un carro armato che non vuole distruggere niente. Un testo che porta speranza alle future generazioni, con un tema di base che è sempre lo stesso: l’importanza del donarsi affetto, non solo come gesto di altruismo, ma anche come dono verso se stessi, visto che l’amore dato ritorna sempre”.
Come fa una scuola ad entrare in contatto con i suoi progetti?
“Attraverso il sito ladanzadellefarfalle.com. Qui è possibile conoscere le nostre attività e richiedere l’organizzazione di un evento ricreativo. Da Gallarate alla parte più profonda della Sicilia, negli anni abbiamo fatto cantare bambini di tutte le parti d’Italia. Le mie canzoni sono scritte col cuore, da un compositore professionista e sono tutte disponibili online gratuitamente. Cerco di comporre le melodie su una frequenza non convenzionale, ma in accordo con i suoni della natura: il fruscio del vento, lo scroscio dell’acqua ecc. ‘Ama’ ne è un esempio e quando l’abbiamo cantata in piazza, venne trasmessa sui monitor delle varie metropolitane, e tutta Napoli ha potuto percepire un’ondata di bene che, mi auguro, si ripeterà il prossimo 21 gennaio con ‘L’abbraccio'”.
Internvista con Andrea Lucisano: alla scoperta de “La volpe Sophia”
“L’abbraccio” è la nuova canzone de La volpe Sophia!
La volpe Sophia torna con una nuova fantastica canzone “L’Abbraccio” prodotta e composta da Andrea Lucisano, filosofo, artista, regista e musicista, che ne ha scritto sia il testo che la musica.
Per l’occasione abbiamo voluto intervistare e conoscere questo autore, da sempre impegnato sul fronte della cultura, per la diffusione di un messaggio filosofico educativo che possa coinvolgere tutte le nuove generazioni.
– Buongiorno Andrea, benvenuto su Qube Music. Partiamo subito parlando di questo straordinario progetto che è “La volpe Sophia”! Come e quando nasce questo simpatico personaggio?
Nel 2012 ho realizzato il primo episodio di quella che poi sarebbe diventata una serie TV educational, la prima sul tema filosofico ed educativo prodotta in Italia. È un’autoproduzione che ho sostenuto perché sono convinto che diffondere valori e buone pratiche alle nuove generazioni sia indispensabile per migliorare la qualità della vita delle nostre comunità.
La volpe Sophia prende il nome dalla parola greca “sophia” che significa sapienza, conoscenza, e che compone la parola “filosofia” che vuol dire “amore per il sapere“.
Nel primo episodio della serie animata, la simpatica volpe incontra un latitante interpretato da un bravissimo attore napoletano: Antonio Buonomo, che ha recitato anche in alcuni film che trattano il tema della camorra (ad esempio è il boss Nuvoletta in Fortapàsc di Marco Risi, dedicato alla storia del giornalista Giancarlo Siani) e lo interroga sul senso della sua vita. Il malvivente, che è costretto a rimanere rinchiuso nel suo bunker per paura di essere arrestato, nonostante accumuli migliaia di euro ogni giorno ricavati dal traffico di stupefacenti e da attività malavitose, deve ammettere di non essere felice.
È stata una produzione che ho realizzato, grazie all’aiuto di mia madre che è stata la prima sostenitrice, per aiutare i bambini e le nuove generazioni a comprendere il valore dell’onestà e della giustizia. Il film mi è stato poi richiesto a titolo gratuito dal MIUR ed è stato utilizzato dall’allora Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini in un concorso nazionale rivolto alle scuole dell’infanzia di tutta Italia, domandando a più di un milione di bambini tra i 3 e i 7 anni di immaginare il continuo della storia, dopo che la volpe Sophia convince il latitante a uscire dal bunker in cui si era rinchiuso. Pensare che un’autoproduzione a mie spese, in cui hanno collaborato tantissimi giovani, sia stata poi offerta gratuitamente alle scuole come unica proposta filosofica educativa prodotta in Italia fa un certo effetto. Fa anche comprendere quale sia il livello di investimento culturale del nostro paese.
Il lavoro è proseguito poi con la produzione da parte mia di altri episodi, in cui la volpe Sophia dialoga con un grande filosofo su argomenti riguardanti le emozioni e i sentimenti, per offrire una fonte di saggezza ai bambini, per aiutarli a orientarsi nella vita e per promuovere quell’alfabetismo emotivo che favorisce lo sviluppo di una sana comunità.
Successivamente (poiché oltre a essere produttore, autore e regista, sono anche musicista) ho realizzato delle canzoni educative che vedono la volpe Sophia come protagonista: canzoni che le maestre nelle scuole utilizzano spesso per promuovere eventi e saggi scolastici.
Una mia canzone, dal titolo “AMA” prodotta nel 2013, ha coinvolto ad esempio migliaia di bambini ed è stata utilizzata in diverse città e per due anni come sigla di un evento che si è tenuto a Barletta, con tante scuole che sono scese in piazza a manifestare per un futuro migliore. Il titolo di quel progetto era: “i desideri dei bambini sono ordini per il futuro”. È stato un progetto innovativo con cui ho anticipato l’invenzione da parte del sistema dei mass media degli influencer e di Greta Thunberg.
Il progetto “AMA” si è poi propagato in tantissime città italiane, ed è stato utilizzato da amministrazioni comunali e diocesi, arrivando persino in Vaticano, ispirando la manifestazione tenuta dal Papa il 25 gennaio 2015 in piazza San Pietro, che si è trasformata in movimenti vari provenienti dal Nord Europa. (qui il link per vedere la prima manifestazione che ha ispirato tutte le altre: PROGETTO AMA).
Il mio lavoro con le canzoni educative è continuato ancora con un’opera cinematografica sulla pace in cui ho coinvolto anche l’Esercito Italiano. L’evento ha registrato la partecipazione di migliaia di bambini che, accompagnati da me al pianoforte, hanno intonato una mia canzone che esalta il valore dell’amore universale. Durante il video sono volate in cielo centinaia di farfalle. (La manifestazione è visionabile qui: LA DANZA DELLE FARFALLE).
In seguito ho realizzato una ulteriore canzone sempre dedicata al valore della pace dal titolo “IL CARRO AMATO” in cui ho immaginato un carro armato che si rifiuta di fare la guerra perché non vuole distruggere quello che altri con tanto amore e dedizione hanno costruito. Quando il generale gli ordina di sparare sulle scuole e sugli ospedali, si rifiuta. (La canzone si può ascoltare qui: IL CARRO AMATO).
Quindi ho prodotto un inno sulla speranza per celebrare la nostra umanità troppo spesso tormentata dall’ignoranza, che altro non è che mancanza di saggezza, e quindi mancanza di sophia. La morale di tutto ciò che faccio è dunque che, dove manca la volpe Sophia, c’è tristezza e desolazione. (La canzone si può ascoltare qui: LA SPERANZA).
– Perché proprio una volpe? Cosa ti ha ispirato?
La scelta della volpe ha un significato preciso. Credo infatti nel valore dell’ingenuità come strumento rivoluzionario per cambiare il mondo. Ingenuo viene dal latino e vuol dire “nato libero” perché solo chi si comporta senza la paura di ricevere del male può compiere opere di bene che possono migliorare il mondo. Ma in un sistema dominato dalla cattiveria e dalla sopraffazione reciproca, essere ingenui è oggi sinonimo di stupidità. Allora è necessario essere buoni ma al contempo furbi e scaltri, agili nel fuggire via dalle trappole e dai tranelli che i vari predatori ci tendono. … E l’animale che simboleggia tutte queste caratteristiche è la volpe!
Per questo Sophia è molto amata. Perché, oltre a diffondere la pratica filosofica attraverso l’indagine conoscitiva, promuove il rispetto per la natura e per l’ambiente. Vive nei boschi e ama il suo habitat, celebrando costantemente l’amore per il creato di cui fa parte.
– Sappiamo che questo progetto ha avuto come ospite anche un grande filosofo: Aldo Masullo. Com’è nato questo connubio tra La volpe Sophia ed il compianto pensatore?
Ho incontrato Aldo Masullo in varie occasioni, durante delle conferenze. Ma la conoscenza vera e propria è avvenuta nel 2013 nel corso di un evento in cui siamo stati invitati assieme. Lui a tenere un discorso come sempre memorabile, ed io a presentare il primo episodio de La volpe Sophia.
Lui osservò da spettatore l’opera e ne rimase affascinato. Il suo intervento era previsto dopo la proiezione del filmato ed iniziò a parlare elogiando la mia piccola volpe, definendola “felix” nel senso più profondo del suo significato: portatrice di gioia e di buonumore nonché produttrice di buoni sentimenti e propositi. Etimologicamente infatti, la parola “felice” ha la stessa radice di “fertile”, e solo chi produce per il bene della comunità di cui fa parte può raccogliere gioia e felicità.
Quel giorno Aldo Masullo si innamorò del mio personaggio, e certamente anche la volpe Sophia si innamorò del filosofo. Non sapeva quell’uomo straordinario che due anni dopo avremmo iniziato le riprese dei nuovi episodi proprio con lui come co-protagonista, in una celebre serie dal titolo “La volpe Sophia filosofa con Aldo Masullo: dialoghi tra il bosco e la città” (qui è possibile vedere il trailer: LA VOLPE SOPHIA FILOSOFA CON ALDO MASULLO).
– …E quanto ti ha arricchito personalmente collaborare con questo filosofo?
Certamente moltissimo. È stato un maestro della riflessione filosofica capace di illuminare con la sua luce caverne stracolme di buia ignoranza. Non ho avuto la fortuna di averlo come mio professore quando ero all’Università, ma realizzare questi dialoghi in cui io simulavo la volpe e tessevo con lui una sceneggiatura fatta di domande e risposte è stato come comporre una grande sinfonia di pensieri e riflessioni profonde. E cosa importantissima, sono riflessioni di grande spessore ma alla portata dei bambini!
Aldo Masullo è stato felice di poter contribuire a questo progetto rispondendo alle domande di Sophia che interpreta la curiosità dei bambini ma allo stesso tempo possiede la maturità e la saggezza dei più grandi filosofi. È stato un incontro emozionante e ricco di spunti e di riflessioni che possono ispirare discussioni nelle classi e nelle famiglie su tantissimi argomenti della vita quotidiana.
La serie è stata presentata nella sede del Comune di Napoli in occasione del 96esimo compleanno del filosofo, in un evento voluto dall’allora Assessore alla Cultura Nino Daniele, che per celebrare questa festa donò alla cittadinanza la visione presieduta in persona da Aldo. Fu un evento molto importante per la città, che aveva già conferito la cittadinanza onoraria a Masullo e che, in seguito alla sua morte, gli ha donato il nome di una piazza.
Inoltre, durante l’evento, il filosofo ha potuto incontrare dal vivo la bambina che ha dato la voce al cartone animato, Marcella Neve Lucisano (mia figlia). È stato un bellissimo modo questo per vivere con lei un racconto di vita così intenso e fecondo che l’ha certamente introdotta all’utilizzo del pensiero libero e critico come strumento fondamentale della propria ricerca personale. Neve ha portato al filosofo un mazzo di girasoli e lui ne è stato profondamente felice.
La serie televisiva è andata in onda sulla piattaforma TIMvision, è stata proiettata nei cinema, nei festival e nelle scuole, ricevendo numerosi apprezzamenti.
– Parliamo ora del nuovo brano in uscita. La nuova canzone che vede protagonista La volpe Sophia si intitola “L’abbraccio”. Vuoi raccontarci qualcosa su questa nuova release?
La nuova canzone che ho scritto continua l’opera di educazione emotiva e di sensibilizzazione all’empatia e alla reciprocità.
L’abbraccio è infatti un dono che si dà e che si riceve e insegnare il valore della vicendevolezza ai più piccoli contribuisce certamente al miglioramento della vita della società.
Voglio ricordare a tal proposito che il termine società indica un vasto gruppo di soci che condividono problemi e soluzioni. L’egoismo e la prevaricazione sociale nascono dall’ignorare questo semplice precetto filosofico che andrebbe insegnato sin da subito ai bambini. Per questo motivo la nostra società pullula di tanti avidi opportunisti (molti dei quali ricoprono cariche di potere) che certamente non operano per il bene comune, ma solo per un personale arricchimento e per individuale profitto. La rovina del nostro sistema di vita deriva dall’ignorare i principi filosofici, dalla mancanza di Sophia. Per questa ragione il mio impegno è volto a risvegliare gli animi auto-producendo materiale educativo per i bambini che poi viene utilizzato voracemente nelle scuole vista la totale mancanza investimenti nel settore della cultura per la produzione di innovative proposte didattiche alternative e artistiche.
La canzone “L’abbraccio” sarà pubblicata il 6 gennaio e sarà la sigla della Giornata Mondiale dell’Abbraccio che in tutti i calendari del mondo è fissata per il 21 gennaio.
– Quindi, ci stavi dicendo, che sono previsti degli eventi in programma per la Giornata Mondiale dell’Abbraccio. Quali sono in particolare? Chi stai coinvolgendo? E cosa accadrà nello specifico?
L’obiettivo è quello di promuovere un gesto simbolico così umano in un momento storico di forte disumanizzazione.
Le pandemie, la digitalizzazione con il conseguente scivolamento (senza più ritorno) nel metaverso e nella realtà virtuale, ci allontanerà dal quel calore umano di cui abbiamo tanto bisogno, specialmente i bambini. L’introduzione nella società degli androidi e dei robot per svolgere attività umane, ci obbligherà nel prossimo futuro a provare empatia verso ciò che non può provare alcuna emozione. Tutto questo potrebbe portare ad una deriva dei nostri sentimenti e del nostro sentire come umani, facendoci perdere (come già sta accadendo) il senso del contatto, dell’abbraccio e del calore che si prova stringendosi ad un’altra persona.
È per questo motivo che lancio questa energica, vigorosa, ballabile canzone dal sapore caraibico e latino, per scuotere le coscienze e per donare al genere umano la sigla di una nuova ondata di affetto reciproco.
– Andrea, siamo in conclusione della nostra bella chiacchierata. Vuoi dare al nostro pubblico dei riferimenti per poter seguire il tuo progetto? Dove è possibile trovare La volpe Sophia?
Certamente vi lascio qui in conclusione con un abbraccio e tanti link dove poter raggiungere me e La volpe Sophia!
Se volete supportare il progetto o preordinare il peluche della volpe Sophia potete cliccare qui: http://kck.st/3YYj6Jt
La volpe Sophia al Liceo: la testimonianza di una Professoressa
Il filosofo e la volpe dialoghi nel metrò
Dieci episodi di 6 minuti ciascuno: la serie di Lucisano con Aldo Masullo che risponde a Sophia. A giorni pillole video in treno e nelle funicolari
Sophia è un cartone animato e non sta ferma un minuto. Come un bambino vivace e curioso. La sua coda segue il ritmo dei suoi pensieri. Gli occhi luminosi accompagnano con lo sguardo le risposte profonde del filosofo. Sophia è una volpe, il filosofo è Aldo Masullo. Dialogano a lungo, su temi fondanti della nostra civiltà e sui sentimenti. Sophia incalza il saggio. Il filosofo non si sottrae ai suoi interrogativi. E fa che le risposte siano alla portata di un bambino. Semplici, ma profonde. Capaci di parlare al cuore dell’infanzia e alla mente di chi è più adulto. Risposte che segnano la strada della felicità, della convivenza, dell’amicizia. «Aldo, che cos’è l’amore?». «Amare dà il senso di essere forte» risponde il filosofo. Una summa filosofica in 10 episodi che durano ciascuno 6 minuti. Una serie di dialoghi tra La volpe Sophia e il filosofo che la accoglie in casa sua, la sistema su un trespolo dinanzi alla sua scrivania, e ai suoi libri, perché lei gli faccia le domande che qualsiasi bambino pone, o vorrebbe porre, al nonno saggio e affettuoso. Domande sul senso della vita. Sul coraggio e la paura, sull’amicizia e l’egoismo, sul bene comune e la proprietà privata, sulla morte e la felicità, sulla convivenza e lo star bene insieme. Andrea Lucisano è il regista e l’autore di questa miniera di saggezza che ha per titolo “La volpe Sophia – Dialoghi tra il bosco e la città”. Il bosco parla con le parole di Sophia; la città, la nostra civiltà occidentale, con quelle del filosofo. La piccola volpe vive tra i boschi incantati e i ruscelli fragorosi, tra la festa delle radici e la danza degli alberi nel vento, e ogni tanto va dal filosofo, il nonno saggio di tutti i bambini, per parlare dei valori e dei sentimenti che le occorrono nel gioco della vita. Il nonno è lì, accogliente e disponibile. «E Masullo lo è stato davvero – racconta Lucisano – anzi, è stato magnifico». Il filosofo che per intere generazioni ha rappresentato una guida etica, prima che culturale, non si è fatto pregare due volte quando gli hanno chiesto di prestare il suo pensiero alla divulgazione filosofica e, soprattutto, all’insegnamento per i più giovani. Missione che il grande filosofo continua a perseguire alla veneranda età di 96 anni. E stavolta, con la complicità di Lucisano e dell’associazione La Danza delle farfalle (che propone contenuti educativi per lo scambio tra le generazioni), Masullo “firma” una sorta di vademecum, di educazione ai sentimenti per «imparare a vivere meglio». «Il risultato – afferma Lucisano – è un lavoro piacevole per tutte le fasce d’età sull’educazione affettiva, emotiva e sentimentale: un grande insegnamento alla reciprocità, alla relazione, all’empatia, in cui si dà importanza alla curiosità dei bimbi mostrando la possibilità che le domande siano ascoltate, comprese, e in cui ci sia una restituzione da parte di un nonno sapiente che sa ascoltare. Perché quando un bimbo ci domanda qualcosa siamo tutti obbligati a rispondere». Nei prossimi giorni il cartoon della volpe Sophia apparirà in pillole di un minuto sui monitor delle metropolitane e delle funicolari di Napoli. Sono circa 50 clip da un minuto, che di settimana in settimana ruoteranno sugli schermi delle stazioni e del sistema di trasporto pubblico. «Il Comune di Napoli ha sostenuto la mia iniziativa – racconta Lucisano – e in particolare è stato determinante l’aiuto dell’ex assessore alla cultura Nino Daniele. Senza di lui tutto questo non sarebbe stato possibile». Daniele è stato anche il tramite con il filosofo Masullo, che pure già conosceva Lucisano per le sue collaborazioni con il Festival della filosofia della Magna Grecia, di cui Lucisano realizzò, appunto, la sigla. La volpe non è nata ieri. Già nel 2012 fu protagonista di un incontro sulla legalità, un dialogo filosofico tra lei e un latitante, premiato dal Miur e presentato anche al Giffoni Film Festival. Da allora Sophia è entrata nelle scuole italiane (anche i corti dei dialoghi con Masullo saranno proiettati nelle scuole) e ha spinto i bambini di tutto il Paese a immaginare nuovi episodi. «Ne sono nati disegni e testi di straordinaria bellezza – dice Lucisano – e una scuola di Padova ha vinto un concorso appositamente indetto dal ministero».
Il Dirigente scolastico Lupo presenta La volpe Sophia
Musicista, regista, filosofo e poeta, Andrea Lucisano si dedica da sempre al mondo della didattica e dell’ “Educazione alla Felicità”, attraverso la musica, il cinema ed il cartone animato, facendo laboratori nelle scuole e creando opere artistiche educative. Come autore, musicista e regista gira a Cinecittà di Roma Socrate e la Nuvola rosa, film che riprende l’Apologia di Platone, utilizzando la musica elettronica, le animazioni ed inventa l’uso del rap in greco antico, in questo caso tratto dalla lettera di Epicuro sulla felicità. Il cortometraggio viene proiettato nei licei come introduzione alla filosofia greca. Scrive il brano “Camorra chi ne sa” che dà il titolo a trasmissioni radiofoniche sul tema. Ha partecipato a conferenze in vari festival di Filosofia, tra cui il Borgo dei filosofi di Avellino, e lavora come docente nel Festival della Filosofia della Magna Grecia nello svolgimento di laboratori-concerti filosofici per scuole e licei. E’ ideatore dei concorsi nazionali d’arte e filosofia “Anima Filosofia” a cui partecipano numerose scuole superiori e licei da tutta Italia. E’ l’autore della sigla musicale del Festival con il brano “Just Try” che riprende un passo del Simposio di Platone adattato in forma di rap in greco antico. L’attore Luca Zingaretti sceglie un testo di Andrea Lucisano e lo recita in un documentario sulla Camorra. il testo di Andrea Lucisano è “Made in Italy”. Ha scritto, diretto e musicato il cortometraggio animato “La volpe Sophia” che si ispira al pensiero della Repubblica di Platone. Proiettato al Giffoni Film Festival, alla Cineteca di Bologna, al Festival della Filosofia in Magna Grecia ed al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di Roma, La volpe Sophia è stata scelta da “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” in collaborazione con il MIUR per il concorso Regoliamoci! 2014/2015 segui la traccia per far ripartire il futuro!” come strumento didattico straordinario per le scuole primarie. La volpe Sophia è’ il primo cartone animato filosofico in Italia. Andrea Lucisano tiene laboratori in tutta Italia, dalla scuole primarie fino ai licei.
Formazione nelle scuole con La volpe Sophia
Gennaro De Rosa, Presidente e Direttore artistico di Musica contro le Mafie, parla de La volpe Sophia e di Andrea Lucisano. Avvicinamento al pensiero filosofico, formazione e promozione culturale nelle scuole sul Bene Comune attraverso un incontro esperienziale di filosofia, musica, cinema, arte.
recensione di Anna Maria, laureata in Scienze filosofiche e della comunicazione, dopo aver assistito allo spettacolo:
"Nel mondo possibile della volpe Sophia"
La volpe Sophia con annesso laboratorio si presenta come un progetto didattico che vede sotteso un ampio e profondo studio di ciò che la tradizione filosofica ci ha lasciato. Non è un caso la scelta di rivolgersi al piccolo pubblico mediante domande per la definizione di valori, ponendo interrogativi come ‘Che cosa è l’amicizia?’ o riportare piccoli esempi e modi di dire per giungere alla definizione di un pensiero più articolato: ricorda tanto ciò che Aristotele indicava come induzione socratica. Ma sono tanti altri i riferimenti e le citazioni che si possono individuare nei cortometraggi che vedono protagonista la volpe Sophia, come ad esempio La Repubblica di Platone ricordando il mito della caverna e l’Etica Nicomachea di Aristotele in merito alla ricerca della felicità.
Quando si fa l’incontro di Sophia si trova dinanzi una volpe che non è più quella tramandata dalla tradizione letteraria ma una volpe che ingenuamente si pone al mondo con curiosità e positività, animata dalla convinzione secondo la quale “Fare bene, fa bene!”. La filosofia si rivela un valido supporto didattico, ponendo i bambini a riflettere sui valori e al rispetto di se stessi e degli altri, ma anche dell’ambiente circostante. Andrea Lucisano è riuscito bene in questo, lanciando un metodo innovativo nel campo della didattica: la domanda veicola il dialogo con i bambini, i quali sono emotivamente coinvolti in un incontro esperienziale scambievole, attraverso un intrattenimento filosofico volto a scardinare i pensieri più puri per diffondere armonia ed educare al bene comune.
La volpe Sophia accompagna i bambini in un nuovo spazio che è quello del pensiero. Educare a pensare è estremamente necessario e per approcciarsi in modo migliore al mondo occorre partire dalla piccola età. L’attività del pensare è una priorità nel contesto educativo e scolastico per tradursi in un argomentare capace di generare riflessioni e connessioni. Vedere i bambini rispondere ai quesiti tipici della filosofia fa riflettere sulla semplicità del pensare: non si tratta di sminuire o ridurre una facoltà cognitiva bensì di comprendere, attraverso i bambini quanto sia potenzialmente importante dare loro la possibilità di esprimersi liberamente mettendo in azione la loro mente, garantendo lo sviluppo delle competenze trasversali essenziali per il vivere quotidiano. Con La volpe Sophia, Andrea e la collaboratrice Evelyn Egner donano ai presenti – piccoli ed adulti – l’occasione di vivere un’esperienza filosofica, in grado di instaurare un dialogo multidisciplinare e partecipato. Non si tratta, inoltre, di impartire contenuti nozionistici o teorie in quanto fare filosofia con i bambini – e per i bambini – diventa uno strumento per imparare a stare al mondo con un approccio critico e capace di far fronte alle sfide incombenti per l’animo umano.
Il punto di forza è il momento esperienziale durante il quale, attraverso i sensi, mediatori tra l’uomo e il mondo, i bambini fanno esperienza di ciò che non è apparentemente visibile, ma che, come ci insegnano i grandi filosofi, assume una valenza fondamentale per la ricerca della conoscenza delle cose del mondo. Si alternano momenti di musica, movimento, rappresentazione video che catturano subito l’attenzione dei piccoli filosofi ormai predisposti a “tenere il gioco” e filosofare: la potenza dell’argomentazione filosofica è testimoniata dal flusso di domande e riflessioni emergenti dalle loro menti. Ampio spazio alla spontaneità assistendo così a un dialogo aperto a tutti, capace di indagare su questioni profonde nonostante la piccola età dei partecipanti. Infatti Amicizia, Giustizia, Complicità, Bene, Amore sono solo alcuni dei temi affrontati dalla volpe Sophia e dai suoi amici, mediante episodi narrativi che rimandano i bambini a vissuti reali dai quali possono tratte loro stessi delle riflessioni. I bambini si trovano coinvolti ad interagire tra loro in modo da promuovere la socialità e dare prova di quanto sia importante la collaborazione con l’altro e quanto anche un semplice abbraccio possa far bene!
E poi vi è anche uno dei tanti mondi possibili in cui la volpe Sophia si trova a colloquiare con un grande filosofo contemporaneo, Aldo Masullo, nella sezione dal titolo “Dialoghi tra il bosco e la città”: un’indagine circa questioni filosofiche che seppur di elevato spessore critico, vengono affrontati a misura di bambino e risultano una lezione di vita utile a tutti.
Infine, interessante è anche il momento laboratoriale dedicato all’arte plastica che si risolve nella realizzazione di un oggetto che dall’idea assume una forma: un semplice foglio diventa uno dei tanti animali che la tecnica dell’origami rende possibile. Si torna così a casa con un ricordo frutto di un lavoro a cui i bambini hanno impiegato osservazione, precisione e cura."
La Prof.ssa Rosita Zocco parla de La volpe Sophia
Sophia, la volpe che parla di filosofia ai bambini
Andrea Lucisano che è poeta, filosofo, autore e musicista, inventa Sophia per la necessità che sente dentro se stesso di portare i bambini a pensare con la propria testa, a chiedersi il perché delle cose.
Nei suoi spettacoli/lezioni si accompagna alla bravissima artista, Evelyn Egner, che attira l’attenzione del pubblico con gli origami proiettando sullo schermo la realizzazione di farfalle.
È un personaggio eclettico, con un flauto traverso irrompe tra il pubblico di piccoli spettatori e li incanta con la sua musica catalizzando la loro attenzione. Li incalza con domande apparentemente semplici: cosa muove l’universo, cos’è la giustizia e cosa sia l’amore.
Tra un gioco e una canzone con ritmo tenuto dalle percussioni, sullo schermo irrompe ”La volpe Sophia” in un cortometraggio animato: “La Volpe Sophia e l’indovinello solare”, la quale, giocando e correndo su un prato come una bambina si pone mille perché, sulla natura, sul sole e la sua importanza.
Finché precipita nel bunker di un criminale e lo sorprende a contare tutti i suoi soldi. La curiosità della piccola “Sophia” è sorprendente e sottopone il boss a domande che lo portano a ragionare sulla sua stessa vita. Gli chiede a cosa gli serva tutto quel denaro che accumula, se veramente pensa di poter comprare tutto
Se con il denaro puoi comprare un letto, puoi comprare anche il sonno?
Se compri un orologio, puoi comprare anche il tempo?
E l’amore dei figli?
Chiaramente la risposta a tutte le domande è no, ma non ci aveva mai pensato. È come se ad un tratto si rendesse conto della pochezza in cui vive e dice: “ Prendi una ragnatela, il calabrone riesce a sfondarla e passa attraverso, i moscerini, invece, restano impigliati, io sono diventato un calabrone troppo grosso e sono sprofondato”.
I ragazzi restano completamente catturati dalla storia che, se pur pregna di contenuti importanti e non facili, è raccontata con molta leggerezza. La loro attenzione, salta dalla piccola volpe che fino a quel momento era la protagonista, all’uomo cattivo, l’elemento del film che disturbava l’allegria della canterina e leggiadra amica. Il cattivo, che alla fine della storia, si lascia convincere dalla piccola volpe che uscire fuori da quella tana sia la cosa migliore e affronta la giustizia degli uomini, raccoglie il loro plauso.
Altra musica, altri giochi e indovinelli, Lucisano è un instancabile mattatore sul palco. Attira continuamente l’attenzione di piccoli e grandi senza mai cedere il passo alla stanchezza o ad una battuta venuta male. Tutto condito con molta grazia e professionalità, fino a quando la protagonista incontra il filosofo Aldo Masullo in un altro cortometraggio. Questo è di sicuro un incontro dolce, come tra un nonno e una nipote curiosa. Dialogo in cui si parla di cosa sia l’amore, si parla della vita e della terra che è la nostra salvezza. “Dialoghi tra il bosco e la città”.
Alla fine della lezione di filosofia, perché tale è, una vera lezione per piccoli e spunti da cogliere e mettere in pratica per gli adulti, Evelyn Egner, magnifica spalla che supporta l’autore durante le due ore di spettacolo/lezione, raccoglie la platea in silenzio assoluto, in un laboratorio di origami. I bambini, con il supporto e le indicazioni dell’artista, costruiscono piccole volpi da portare a casa come ricordo dell’esperienza vissuta.
La filosofia per bambini rappresenta una significativa esperienza pedagogica, assolutamente costruttiva e valida per l’arricchimento culturale e concettuale e soprattutto quella di migliorare le abilità specifiche della comprensione e della soluzione dei problemi e della valutazione critica delle soluzioni.
Chiedersi sempre “perché” e alimentare il dubbio, arricchisce e accresce l’intelligenza.
Angela Di Leo
Che bello incontrare la volpe Sophia!
L’occasione per sviluppare con i nostri alunni discorsi spesso considerati proibitivi per la loro capacità cognitiva, in modo semplice, immediato e anche divertente!
Le insegnanti della scuola elementare F.Morvillo di Roma, hanno accolto con molto interesse la proposta dell’Associazione Libera aderendo al concorso REGOLIAMOCI! 2014/2015 facendone propri tutti gli obiettivi proposti per gli alunni di 3-7 anni.
La volpe Sophia ci ha permesso di scoprire con i bambini i grandi temi della filosofia. Con semplicità e leggerezza, i nostri alunni sono riusciti a percepire la bellezza del mondo, a riconoscere come universali, valori quali: la giustizia, la libertà, l’amicizia…
Sophia ci ha fatto giocare con Platone, vivendo, con l’aiuto della LIM, il “Mito della Caverna”.
Grazie Sophia per averci ricordato e insegnato che solo chi si nutre di verità può aspirare alla vera libertà che rispetta se stessi e gli altri e grazie ad Andrea Lucisano che ha saputo mettere in musica parole ed emozioni che insegnano più di un corso universitario!
Le insegnanti della scuola primaria “F. Morvillo” Roma “Tor Bella Monaca”
La filosofia in greco antico: φιλοσοφία, philosophía, composto di φιλεῖν (phileîn), "amare", e σοφία (sophía), "sapienza", ossia "amore per la sapienza"...https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/tf3/1.5/16/276IInsegnare filosofia ai cuccioli della scuola dell'infanzia De Filippo Vico è stata un'esperienza emozionante. La volpe Sophia presentata dall'autore Andrea Lucisano.
Antonella Mormile, Insegnante della scuola dell'infanzia, Arzano https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/t5b/1.5/16/1f60d.png");">?https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/tf3/1.5/16/2764.png");">❤https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/te0/1.5/16/1f340.png");">?https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/tce/1.5/16/1f618.png");">?
Classi quinte Primo Circolo di Mondragone. Maestra Rita Corvino
L'ingenuitá dei bambini puó essere colta solo da chi ha un'anima pura e riuscire a rendere così bene la meraviglia non è assolutamente cosa da poco. Siamo ormai troppo abituati,tutti, a trovarci di fronte a ció che ci piace giá. La tv, i prodotti commerciali studiano cosa piace alla massa per "fare soldi". E il vuoto? Dove è finito il vuoto? E la frustrazione per ció che non ci piace?
Tutto ció gli adulti lo trasferiscono ai bambini con il risultato che la noia è sempre più la costante delle famiglie, almeno quelle italiane.
La volpe Sophia rappresenta un modo innovativo di pensare, di interpretare il dialogo tra un adulto e la sua coscienza, la sua parte buona. E lo stupore dei bambini nell'entrare in questa vera e propria opera d'arte, diventa contagioso, entusiasmante. I bambini si divertono e si interrogano, si incantano e poi interagiscono reagendo così in modo evolutivo con risposte e ipotesi alternative.
Il miglior risultato che un'opera diretta ad un pubblico possa avere è non limitarla alla mera visione. La volpe Sophia fa venir voglia di giocarci insieme, di dialogare e di vivere con tutti i colori appartenenti alla natura e alla fantasia.
Cettina Giliberti, psicologa - psicoterapeuta
Abbiamo partecipato ad un concorso rivolto alle scuole per gioco e già il titolo mi aveva incuriosita-REGOLIAMOCI- ...da qui si è aperto un mondo una realtà che mi faceva paura da affrontare con i bambini soprattutto per trovare le parole giuste per far capire cos'è la corruzione...ma come per magia è apparsa Sophia che con la sua gioia spensieratezza e semplicità mi ha aiutata sia come insegnante ma come persona su questa tematica e lei è stata la chiave per arrivare ai bambini i quali con la loro fantasia sulle note della canzone della Volpe Sophia hanno dato spazio alla loro creatività...Questo viaggio è stato importante non solo perché ci ha visto vincitori ma soprattutto perchè attraverso i bambini abbiamo scoperto che L'amore universale è la risposta Generale. Conoscere gli autori di tutto questo è stato motivo di crescita professionale e personale e rimarrà indelebile nella mia mente e soprattutto nel mio cuore...LA VITA È SOLARE anche nei momenti bui...
Tina Capoluongo, maestra - Scuola dell'infanzia San Giuseppe di Piombino Dese (Pd)
Grazie Andrea per il tuo profondo messaggio.
I nostri bambini sono affascinati ancora dalla volpe Sophia. Questa loro amica rispecchia il loro mondo di menti senza rancore, di condivisione e di grande rispetto.
Andrea tu sai connetterti immediatamente con i loro animi: come te non hanno pregiudizi e sono attratti dal bello e dal giusto.
Tutti nasciamo bambini ma non sempre ne manteniamo il cuore saggio.
Rita Corvino - Primo circolo di Mondragone Plesso: Arcobaleno e De Amicis
Se chiudo gli occhi sento ancora cantare "Sophia, Sophia…" e vedo l'immagine di un direttore d'orchestra che ha la capacità incredibile di tirar fuori dai bambini riflessioni che stenti a credere di averle sentite nel momento stesso in cui le ascolti. Andrea Lucisano, con la sua compagna Evelin Enger, è un artista, un filosofo, un regista ma anche un bambino come quelli con i quali interagisce, perchè i piccoli lo sanno che "gli adulti non capiscono mai niente da soli ed è una noia che i bambini siano sempre costretti a spiegar loro le cose".
Gennaro de Rosa, Direttore Artistico e coord. Musica contro le mafie
Andrea Lucisano, il molto ispirato musicista, autore del cartone animato filosofico che vede protagonista la deliziosa “Volpe Sophia”, proposta con successo in diverse scuole d'Italia.
Antonella Ricciardi, prof.ssa di Storia e Filosofia, Liceo Pizzi di Capua
[...] vi mando la filastrocca che una delle due classi terze ha prodotto sulla volpe Sophia, che ha lasciato una " notevole traccia " nei bambini. [...] Vi ringrazio di cuore.
Enrica Bassani - primaria di Crenna, I. C. " Ponti " Gallarate
parlano de La volpe Sophia:
La Repubblica, Il Denaro, Orizzonte Scuola, ANTIMAFIADuemila, TG Regione, LIBERA, Il Centro, L'ora della Calabria, La vita del popolo, Articolo 21, Trapani OGGI, CalabriaOnline, QuiCosenza, Il Sole 24 ore
Al giornalista Sandro Ruotolo piace La volpe Sophia
Educazione alla giustizia ed alla legalità con ''La volpe Sophia'' - Palermo, 12, 13 e 14 Febbraio 2018
[...] Il MIUR ha ringraziato l'autore Andrea Lucisano per "diffondere un messaggio di legalità e cittadinanza attiva nelle scuole" con la sua opera La volpe Sophia e l'indovinello solare che è "in grado di veicolare con efficacia messaggi volti al contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso, anche attraverso l'importanza delle relazioni positive e dei legami sociali".
Andrea Lucisano, un poeta, un artista, un musicista, un cantautore, un filosofo,una persona di grandissimo spessore culturale. Con la sua musica, la sua gioia di vivere e con le sue canzoni riesce ad arrivare dritto al cuore dei bambini e anche degli adulti. Complimenti Andrea, ci hai regalato momenti di grande emozione, te ne saremo eternamente grati. Un vero ambasciatore di pace e di gioia di vivere. È stato un grande onore per me averti conosciuto.
Maestra Silvana Addesa
Antonella Bonavoglia, Il Sole 24 ore
articolo su La Repubblica:
E a Giffoni una volpe fa la filosofa
LA FILOSOFIA? Da oggi ha il musetto e lo sguardo vispo di Sophia, una volpe curiosa della vita in tutti i suoi aspetti. Un cartoon partorito dalla mente di Andrea Lucisano per educare i più piccoli a ragionare su valori come la felicità, l' amicizia, la solidarietà, il bene comune. Quale migliore occasione per parlarne, dunque, se non dinanzi alla giovanissima platea del festival di Giffoni? Così dalle 17 nella sala Lumière scorreranno le immagini del corto "La volpe Sophia e l' indovinello solare". Un lavoro a tecnica mista che combina un attore in carne e ossa, Antonio Buonomo, a personaggi e sfondi animati. «È una produzione tutta italiana, realizzata in meno di un anno», spiega Lucisano, che firma la regia, la sceneggiatura e le musiche. Ispirandosi al mito della caverna di Platone, dall' opera "La Repubblica", l' autore racconta la storia di una volpe che precipita per caso in un bunker. Quiè nascosto un criminale, interpretato da Buonomo, che trascorre i suoi giorni a contare con avidità i soldi guadagnati illegalmente. Attraverso il dialogo, Sophia proverà a illuminare la vita dell' uomo con la luce del bene. «Il lavoro - prosegue Lucisano - parte dallo studio dell' etimologia di due parole: cattivo, dal latino "captivus", che vuol dire prigioniero, e ingenuo, da "ingenuus", cioè nato libero. Dopo la proiezione del corto, condurrò sempre oggi a Giffoni un laboratorio di musica e filosofia per spiegare ai bambini il significato di altri vocaboli. Saranno tutti relativi alla bellezza immateriale e al mondo invisibile». "La volpe Sophia e l' indovinello solare" è, nelle intenzioni dell' autore, solo il primo episodio di una lunga serie. «Sono già in contatto con la Rai - annuncia Lucisano - per realizzare i prossimi capitoli. Il secondo sarà dedicato alla pace, a partire dal pensiero di Kant. Vorrei coinvolgere nel progetto anche Luca Zingarettie Renato Zero».
Alessandro Vaccaro
La volpe Sophia al Giffoni Film Festival
La volpe Sophia di Andrea Lucisano in proiezione al Giffoni Film Festival
L'intervista a Andrea Lucisano al Festival Musica contro le mafie a Cosenza
Dicembre 2016, dal minuto 9:36. Buon ascolto!
La volpe Sophia e l'indovinello solare. Un cartone filosofico antimafia
OrizzonteScuola 21/10/2015
Il cartoon filosofico "La volpe Sophia e l'indovinello solare" è stato realizzato da Andrea Lucisano ed utilizzato dal MIUR e da Libera in un concorso Nazionale nelle scuole primarie. Il cartone racconta la tenera storia di una volpe che precipita per caso in un bunker dove è nascosto un criminale che conta i propri soldi da cinquant'anni. La volpe illuminerà con la platonica luce del bene e della felicità l'anima del criminale, rendendo visibile quel che non lo è, poiché la felicità del singolo è strettamente collegata a quella di tutti gli individui. La favola riprende "LA REPUBBLICA" di PLATONE, il Mito della Caverna, e si ispira alla favola di Fedro "La volpe e il Drago". LA VOLPE SOPHIA è un cartone animato antimafia, perchè la Filosofia (Filo-Sophia) è l'unico antidoto contro la malavita.
La volpe Sophia incontra le scuole della Campania
servizio del Tg Regione: intervista ad Andrea Lucisano, autore della volpe Sophia
Proiezione del cartoon filosofico "La volpe Sophia e l'indovinello solare" di Andrea Lucisano
e incontro con le scuole campane nell'Auditorium Don Peppe Diana
La volpe che combatte le ingiustizie incontra i bambini di Trapani e Cosenza 12 e 14 Dicembre 2016
Laboratorio de La volpe Sophia sui Beni immateriali Lunedì 12 Dicembre Teatro Comunale di Custonaci (Trapani)
Laboratorio de La volpe Sophia sulla Giustizia Mercoledì 14 Dicembre 2016 Musica contro le Mafie a Cosenza
La volpe Sophia di Andrea Lucisano in proiezione al Giffoni Film Festival
Venerdì 26 luglio alle ore 17,00 in sala Lumiere, la proiezione del cartone animato filosofico. L’autore, filosofo e regista, condurrà un laboratorio sulla Bellezza Immateriale ed il Mondo Invisibile.
Grande attesa per la proiezione del nuovo progetto del filosofo e regista partenopeo nella prestigiosa sala Lumiere al Giffoni Film Festival, “la volpe Sophia e l'indovinello solare”.
Una tenera storia della volpe Sophia (in greco: Conoscenza) che precipita per caso in un bunker dove è nascosto un criminale che conta i propri soldi al buio, da molti anni.
La volpe Sophia, meravigliata ed innocente, illuminerà con la luce del Bene e quindi della Felicità, la caverna dov'è rinchiuso l'uomo, perchè esiste un mondo purissimo, invisibile agli occhi e che non si può toccare con le mani.
“Il momento storico che attraversiamo ha un grande bisogno di philo/sophia, di amore per la conoscenza” afferma Andrea Lucisano, filosofo, musicista, regista, poeta, “per uscire dai tempi bui, dalla caverna di platonica memoria, è necessario ritrovare lo stupore, la meraviglia di riscoprire la realtà di ciò che esiste”.
Anticiperà la proiezione del cartone animato un laboratorio sul Bene immateriale. L’autore condurrà all'esperienza del mondo invisibile per saggiare la valenza dell’essere attraverso gli occhi del sogno: amore, amicizia, musica, felicità. Strumenti culturali per contrapporsi al mondo visibile delle cose, della malavita, e dell’apparire.
Giocando e filosofeggiando, si osserverà proprio ciò che invece non si può vedere con gli occhi, e non si può toccare con le mani, ma che si può sentire solo con il cuore, guardare con l'immaginazione, e che non ha confini.
I ragazzi comprenderanno di avere immensi spazi interiori da poter percorrere, e di essere, dentro, liberi.
Se la fantasia non ha limiti, allora la fantasia di ognuno è immersa in quella dell'altro. Ciò significa che le fantasie dei ragazzi, non avendo limiti tra loro, sono la stessa, infinita immaginazione. Da qui il senso di profonda amicizia che lega gli esseri umani, che attraverso questa conoscenza si scoprono solidali, complici, alleati.
11 Marzo 2016 presso l'Auditorium di Castel S. Elmo Napoli “La volpe Sophia”
il Ministro dell'Istruzione premia i lavori su La volpe Sophia
articolo dal giornale Il Denaro:
La volpe Sophia: il dialogo platonico tra uomo e cartone animato
il filosofo e regista Andrea Lucisano, autore del progetto "La volpe Sophia" cartone animato in 13 episodi della durata di 12 minuti.
ARISTOTELE sosteneva che la filosofia "non serve"; ma proprio in questo "non servire" si manifesta la sua forza, perchè se non serve vuol dire che, libera da qualsiasi legame, da qualsiasi asservimento di potere, è l'unica in grado di accompagnare l'uomo durante il cammino per la conquista di un pensiero "libero". Libero da ogni pregiudizio, un pensiero fuori e oltre i pregiudizi, fondato sui valori che danno senso alla vita. "Il momento storico che attraversiamo ha un grande bisogno di philo/sophia, di amore per la conoscenza - afferma Andrea Lucisano, filosofo, musicista, regista, poeta -.Per uscire dai tempi bui, dalla caverna di platonica memoria, è necessario ritrovare lo stupore, la meraviglia di riscoprire la realtà di ciò che esiste". Ritornare alle origini del pensare, ritrovare il significato delle parole, del dialogo che relaziona le persone: un invito a riflettere, a dubitare della validità delle scelte che le circostanze della vita ci impongono, per coltivare l'idea di poter raggiungere un miglior grado di benessere interiore e di serena felicità con libere e responsabili decisioni. Con il progetto "La Volpe Sophia", Lucisano realizza così l'idea di una filosofia che, non possedendo nulla di astratto o di accademico, si rende attiva azione di aiuto: "Questo cartone animato della durata di circa 12 minuti, in cui un attore reale dialoga con un personaggio animato, è solo il primo dei 13 episodi che ho intenzione di produrre. 13 Pensieri filosofici adattati a situazioni del contemporaneo, vicini agli uomini e alle donne di oggi. "Direi di più, il progetto, così come ideato anche nella sua tecnica di ripresa cinematografica, è rivolto ad un pubblico variegato e abbraccia le diverse fasce di età, con uno scopo ben preciso: dimostrare come il dialogo filosofico possa divenire uno strumento di confronto e di relazione fra le generazioni, un dialogo che trova motivo e ragione nella costruzione di una società più equilibrata. Presto questo primo episodio, "La volpe Sophia e l'indovinello solare", nel quale si narra dell'allegra volpe Sophia che, nello scavare la sua tana, sprofonda per caso nel rifugio oscuro di un camorrista, sarà proiettato in una delle sale del Multicinema Modernissimo e sono in itinere possibili accordi con la Rai per divulgare l'intero progetto: "L'esperienza del Festival della Filosofia Magna Grecia - oggi alla sua VII edizione - con il quale collaboro fin dalla prima edizione - spiega ancora Andrea Lucisano - e i laboratori che conduco con gli studenti delle scuole medie superiori e licei sperimentando l'invenzione delle parole, perchè non sempre il vocabolario che abbiamo a disposizione esprime e spiega tutto ciò che sentiamo o proviamo, mi hanno insegnato la dirompente capacità formativa che può avere la filosofia e la parola. In questo episodio è proprio il dialogo entusiasmante di Sophia a condurre di nuovo alla luce il vecchio, incallito camorrista, a risvegliare in lui l'innocenza perduta. Un progetto formativo dunque, a partire da una filosofia che si costruisce di volta in volta, a seconda delle circostanze: "tutti vorrebbero prendere la volpe Sophia, ma Sophia non ha etichette e non può averle". Nessuna operazione di marketing dunque, piuttosto una testimonianza attiva, una messa in campo dettata da una profonda convinzione: "Mi ispiro a quanto Gesù ha insegnato - continua il nostro Andrea - l'umanità si basa su due grandi forze, l'amore e la paura, paura di non essere all'altezza, di morire, e l'elenco potrebbe continuare all'infinito, amore come strada/orizzonte che unisce tutti gli uomini e le loro esistenze". Chiedo così ad Andrea di leggermi dei suoi versi per descrivere il suo amore per la filosofia, l'amore che muove la filosofia e il candore, l'astuzia della volpe Sophia nel volerlo vivere e donare. E così, di getto mi dice: L'Amore è erotico,/L'Amore è eretico/Egli è folle, leggerissimo e selvatico./A piedi nudi viene senza nessun abito/Come un germoglio quando di rugiada è gravido"
di Rita Felerico
Bambini delle Elementari a lezione di legalità con “La volpe Sophia”
"La volpe Sophia e l'indovinello solare"
C'era una volta Sophia, la volpe, che mentre era intenta a scavare la sua tana imboccò il rifugio di un latitante. L'astuto animale anzichè lasciarsi prendere dallo stupore nel vedere il boss preso a contare un bel gruzzolo di banconote, attirò l'attenzione del malavitoso decantandogli la bellezza della vita. Questa storia potrebbe ricordare una favola di Fedro in cui si racconta di una volpe che incontra un drago nascosto sottoterra oppure fa tornare alla mente il mito della caverna di Platone. In realtà sono molti gli elementi legati alla filosofia che compaiono nel nuovo e singolare cartoon "La volpe Sophia e l'indovinello solare" scritto da Andrea Lucisano.
L'artista, autore del cartone filosofico sulla legalità e sulla giustizia, ha avvertito il desiderio di affrontare una tematica così complessa e attuale quale è la criminalità organizzata impiegando il concetto di Bellezza insieme a quello della Conoscenza e Sapienza, da qui la scelta di chiamare la protagonista Sophia, termine greco che significa appunto amore per la Cultura.
Sviluppare nei bambini l'educazione all'arte, alla musica, alla poesia quindi a tutto ciò che è invisibile è un modo per consentire ai fanciulli di superare qualsiasi tipo di avversità. La volpe che racconta al boss interpretato nel cartone animato da Antonio Buonomo, quanto sia meravigliosa la vita, incantevole la natura che ci circonda, splendido il profumo dei fiori, dolce il cinguettio degli uccelli rappresenta uno spiraglio di luce laddove essa non c'è.
Il primo episodio della durata di dodici minuti, sarà seguito da altre tredici puntate in ognuna delle quali si affronterà un pensiero filosofico contestualizzato a situazioni odierne. Il progetto innovativo ideato da Andrea Lucisano, filosofo, musicista, poeta e regista, fonda le basi dell'insegnamento su un metodo antichissimo: il dialogo inteso come strumento di confronto e scambio di idee. Il lavoro di Lucisano coadiuvato da Federica Cardone che canta la bellissima sigla del cartone animato, risulta essere ancora più valido considerato il periodo che stiamo attraversando. Per uscire dai problemi che gravano in questo momento storico, infatti, occorre ritrovare lo stupore e la meraviglia di ciò che ci circonda.
Potrebbe apparire azzardato affrontare con i bambini alcune tematiche che si preferiscono esaminare in età adulta, peraltro si potrebbe cadere nell'ingannevole convinzione che l'astrusità filosofica non faciliti la comprensione di alcuni insegnamenti eppure il connubio è sorprendente, un'alchimia perfetta resa possibile grazie ad Andrea che assicura non è mai stato così divertente giocare filosofeggiando. Lucisano inoltre ha annunciato che il cartone dopo aver già fatto entusiasmare il pubblico dell'ultima edizione del Giffoni Film Festival dove è stato proiettato nella sala Lumière, venerdì 26 luglio, potrebbe essere proposto anche ai telespettatori della Rai.
In attesa del successo popolare ricordiamo altri strepitosi lavori del giovane artista come il libro "Il cantico dell'uva" o la canzone "Mafia made in Italy" e ancora il pezzo elettronico dove a ritmo di rap Lucisano canta la lettera di Epicuro sulla Felicità. Ovunque l'autore esalta la possibilità di scoprire i propri spazi interiori per poter vivere nella società in modo consapevole e andare incontro alla giustizia intesa nel senso più ampio del termine, come saggiamente si tentava di fare nelle agorà dell'antica Magna Grecia.
di Paola Bisconti
Ein Füchschen erobert die Herzen im Sturm und lehrt, dass Gerechtigkeit der Weg zum Glück ist
La volpe Sophia e l’indovinello solare - Das Füchschen Sophia und das Sonnenrätsel des italienischen Regisseurs Andrea Lucisano ist der erste und bislang einzige philosophische Zeichentrickfilm (in Mischtechnik) in Italien und er hat eine hehre Mission: die Erziehung der Kleinsten zur Legalität und zum Gerechtigkeitssinn.
Auf den ersten Blick ist Sophia ein niedliches Füchschen, das zwischen Blumen und Schmetterlingen hüpft und springt, dazu trällert und immer fröhlich lächelt. Ihr Lied „Sophia, Sophia, Sophia, la volpe ...“ eröffnet den Film und lässt alle schon im zweiten Refrain mitsingen. Wie so viele ihrer Zeichentrickkollegen könnte auch sie ebenso gut nichts anderes im Schilde führen, so tun als ob alles in schönster Ordnung und jeden Tag nur Sonnenschein sei, und ihre kleinen Zuschauer allesamt einer schillernden Zukunft entgegenblickten. Doch Lucisano wäre nicht Lucisano, wenn dem so sei. Sophia hingegen leitet sich von Philosophie(a) ab, dem Streben nach Erkenntnissen. Und dieser Drang ist Sophia wie angeboren. ‚Warum?‘ eröffnet viele ihrer Fragen. Mit spielerischer Leichtigkeit, sympathisch und in Reimform gesprochen, regt sie zum Nachdenken und Hinterfragen an und begegnet Situationen, die die Härten der Realität und existierende Problematiken widerspiegeln; wie zum Beispiel Kriminalität, Gier und Habsucht, die übergroße Bedeutung von Geld und Materiellem, woher Neid und Streit und Kriege kommen.
La volpe Sophia entsteht 2012 in Neapel in Kampanien, in einer Stadt und Region, in der diesen Themen das alltägliche Leben bestimmen, viele Kinder von klein an begleiten und sie oft schicksalhaft verwickeln. Themen jedoch, die universell und weltumfassend sind – sie betreffen uns alle und unsere Kinder erstrecht!
Vor diesem Hintergrund trifft Sophia in der ersten Episode auf eine Beispielfigur, einen schweren Mafiaboss und dem fühlt sie mit ihren kecken Fragen tüchtig auf den Zahn. Eine Begegnung höchst ungleicher Art und von zweifelhaftem Ausgang, wie es bisweilen anmutet; ist der Boss doch ganz und gar nicht angetan davon, beim Zählen seiner schmutzigen Gelder gestört zu werden. Sophia jedoch gelingt es, ihn in einen Wortwechsel zu ziehen und Antworten zu erhalten. Und so beschreibt er schließlich sein missliches, miserables Leben auf illegalem Pfad, das er nur der Besitzanhäufung, nicht aber dem Streben nach Glück gewidmet hat. Nur Materielles hat für ihn einen Wert, die Schönheit und den Reichtum, den Sophia im Herzen trägt, kennt er nicht. Doch im Dialog mit Sophia wird ihm alsbald klar, dass wer Unrecht tut, glücklich nicht sein kann, und nur wer sich gerecht verhält wahre Freunde und wahrhaftige Freude finden kann. Eine Gleichung einfach wie ein Kinderspiel (“I cattivi sono tristi ed i buoni sono felici, perché hanno tanti amici.” - Die Bösen sind traurig und die Guten sind glücklich, denn sie haben viele Freunde). Einfachheit ist die Natur aller großen Wahrheiten. Und mit dieser, dem Sonnenrätsel Sophia‘s: „I cattivi sono tristi, i felici sono i….? giusti!” - Die Bösen sind traurig, die Glücklichen sind die…? Gerechten!, geht Andrea Lucisano auf den altgriechischen Philosophen Platon zurück, der dieses Konzept in seinem Werk „Die Politeia“ (auf komplexe Weise!) beschreibt, den Studierenden eine solche Synthese aber nicht bietet. Sophia macht große Philosophie zugänglich, den Kleinsten, wie auch den Erwachsenen, die der Materie auf neue, spielerische Weise begegnen möchten.
Andrea Lucisano, gemeinsam mit Evelyn Egner, ist auf Tour in Italien mit La volpe Sophia, in Schulen und Gemeinden, in Theatern und Kinos. Ein zweistündiger Workshop, oder genau gesagt eine Unterrichtsstunde in angewandter Philosophie im Anschluss an die Vorführung des 11-minütigen Zeichentrickfilms, bereitet dem Publikum ein unvergessliches Erlebnis von besonderem pädagogischen Wert. Philosophieren wird zum Vergnügen mit dem Füchschen Sophia und ihrem Erfinder Andrea Lucisano, der als Musiker und Poet, Rhythmus, Gesang und Sprachspielen großen Platz einräumt. Manuell kreativ schließt der Workshop mit der volpe Sophia, die die Kinder als Origami basteln und ihren Eltern als Souvenir mit nach Haus bringen.
Zuletzt war Sophia im Dezember 2016 in den Schulen Siziliens und in Kalabrien auf dem Festival „Musica contro le Mafie“ unterwegs. Fürs neue Jahr stehen die Marken, die Lombardei und Venedig zuerst auf dem Plan. Viel hat La volpe Sophia vor … auch in Deutschland, in Neapels deutscher Partnerstadt Hamburg allem voran und den USA.
Eine Vorschau zum Film (mit deutschen Untertiteln), Sophia’s Lied, Fotos und Zeichnung, Videos und viele Arbeiten von Kindern, die in den letzten Jahren entstanden sind im Rahmen von Projekten an Schulen und selbst in Kindergärten, finden Sie auf der Website des Vereins der beiden Künstler und Erzieherwww.ladanzadellefarfalle.com . Um die Filmvorführung und den Workshop für Ihre Schulklasse oder Ihr örtliches Kino oder Theater zu buchen schreiben Sie an This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. .
Auf bald mit La volpe Sophia! SOLARE!!
Evelyn Egner
Cartoni animati e filosofia, 29 dicembre 2012
La volpe Sophia: l'occasione ed il coraggio di una responsabile e libera scelta.
L'artista, sceneggiatore e filosofo, Andrea Lucisano è ciò che in filigrana si può scorgere dalle sue opere letterarie e cinematografiche, che mi piace definire come fantastiche e poetiche creature dall'anima sensibile, i luoghi che il suo cuore abita, e dunque una personalità senza maschere che, sebbene sia diventato come tutti inevitabilmente adulto, non ha mai smesso tuttavia di dare ascolto al bambino che ognuno di noi si porta dentro. È per questo motivo credo che egli abbia mantenuto intatte nell'animo la contagiosa vitalità, la fresca e vivace intelligenza, l'attenta curiosità, la naturalezza, la sincerità e la spontaneità tipiche dei bambini, tutte cose che ha poi sempre riconfermato nelle sue opere scevre da qualsiasi forma comunicativa prolissa e da quel genere di pratica filosofica che si riduce ad una discussione puntigliosa tra professionisti prigionieri del dialogo tra specialisti. La filosofia con Lucisano diventa, invece, uno strumento semplice e dal linguaggio chiaro e diretto, che senza pretendere di dare risposte definitive, aiuta l'uomo ad affrontare la realtà che lo circonda e ad interrogarsi sul senso stesso della vita. Perché egli entra nel cuore stesso del filosofare trasmettendo domande e problemi che lasciano un segno, un messaggio di educazione alla vita, all'amore e al loro godimento e rifiutando perciò qualsiasi forma di falso perbenismo, sicuro e fiero dell'idea che il male non sia insito nell'uomo, ma nella paura che egli ha di essere felice e di vivere una vita sana e giusta perché pensata e liberamente e coraggiosamente scelta. Appena si smette di riflettere sulla vita e si smette di pensare e di sognare, si diventa come forestieri che vagano senza mappa in una terra straniera. Lo sapeva bene il filosofo ateniese Socrate secondo il quale, una vita imprevidente o senza principi è talmente esposta ai capricci del caso e così dipendente dalle scelte e dalle azioni altrui, da avere ben poco valore reale per la persona che la vive e dunque, in altri termini, una vita ben vissuta ha obiettivi ed integrità suoi propri, i quali –per quanto è possibile ad un essere umano comunque impigliato nelle trame della società e della storia – sono scelti e stabiliti da chi la vive. Nella risposta del soggetto pensante ad ogni gesto di sfida di altre forze viventi, ad ogni occasione decisiva, si rivela la libertà. La libertà è occasione e scelta, volendo dirlo con le parole del filosofo partenopeo Aldo Masullo , il quale sottolinea come vivere non sia né gratuito agire né causale subire, bensì re-agire: la libertà appunto non è né un effetto né un capriccio, ma l'inventivo, imprevedibile rispondere ad una sfida, cogliere un'occasione. La volpe Sophia incarna né una libertà da, libertà cioè come assenza di impedimento e/o di costrizione, né una libertà di, libertà come autonomia, come autodeterminazione da sé, piuttosto un libertà per, per se stessi e per gli altri, perché il suo spontaneo atteggiamento vuole soprattutto invitare a far riflettere circa le condizioni, le possibilità e le occasioni della libertà. Tutto questo presuppone però un esercizio di ragionevolezza, di intelligenza pratica, la phronesis di cui parlava già nell'antichità Aristotele, di capacità di giudizio, per cui le scelte non siano frutto solo di preferenze, piuttosto di impegno e di responsabilità. È quanto Andrea Lucisano, attento e sensibile nello scorgere la complessità dell'agire e dell'animo umano, perché non smette mai, con la sua lente da regista e sceneggiatore di osservarla alla giusta distanza, cerca di comunicarci attraverso la volpe Sophia la quale è, per il boss rintanato nel buio della caverna, prigioniero dell'oscurità dei suoi spettri, il simbolo di quel limite che l'uomo contemporaneo, cittadino di una "società di piombo" , deve imparare a superare per addomesticare ad un progetto di libertà, di civiltà e di progresso, il deserto, l'imbarbarimento in cui è immerso. Il segreto irradiato dalla luce degli occhi della volpe Sophia consiste in quella sua autentica semplicità di raccontare le emozioni, le sensazioni, di raccontare la vita e l'attualità di un mondo che perde sempre più la sua identità. La gaiezza della volpe Sophia, i suoi teneri ma non banali "perché?!?", pregni della sua capacità di stupirsi, di dubitare, di analizzare, di chiedere a che scopo, sono atteggiamenti tipicamente "filosofici" e che pungolano il sentimento estetico delle cose, il fenomenologico di "questo nostro tempo impagliato" . Un pungolare che instilla un dono a coloro che la ascoltano, la osservano, si lasciano incantare dalla sua poesia. Dona quell'insegnamento a fuggire da questa "società di piombo", cambiando se stessi dentro, cambiando quelle cose che non ci permettono di essere quello che autenticamente siamo. Il dono più bello e più grande, dunque, che la volpe Sophia ci porge è proprio questo: imparare ad essere altro oltre senza perdere se stessi, e per lasciarsi alle spalle e per fuggire da quel se stessi che non si è mai voluti essere. E questo possiamo farlo solo cambiando il nostro sguardo sulla realtà, imparando a vedere le cose per quelle che sono, imparando a guardare il mondo sempre con occhi pieni di stupore, come se fosse la prima volta. Di guardarlo ponendo sempre alla giusta distanza, quella distanza che, coloro che fanno filosofia senza mai smettere di amarla e di seguirla, abitano. La volpe Sophia ci rivela il modo con la sua spensieratezza, rendendo "essenziale e visibile l'invisibile". Con la sua semplicità, ci mette in gioco, ci invita a giocare d'azzardo, senza una chiara visione della posta in gioco, disdegna scenari fantastici, contesta l'ovvio, schernisce l'autorità, in quel modo insolito e spontaneo, senza regole, dei bambini nella loro ingenuità. Ci offre spunti di riflessione come contributi ad una conversazione, ad un dialogo filosofico nell'ottica che pensare la propria vita, significa conoscersi, acquistare padronanza di sé, resistere agli ordini. È il grande segreto che Andrea Lucisano si propone di consegnarci attraverso la volpe Sophia, ovvero, quello di trasmetterci la possibilità reale e concreta che non solo se lo desideriamo con tutto noi stessi i sogni si avverano e che il tempo possiamo fermarlo per tutto il tempo che desideriamo, ma anche e soprattutto che la filosofia può esistere e vivere solo se riusciamo a renderla pratica attraverso il nostro agire riflessivo. Sovente mi piace pensare al filosofo andando con il pensiero a rifugiarmi nell'opera di Magritte dal titolo L'uomo con la bombetta. Da questa immagine mi lascio cullare fino a quando essa arriva a pungolare la mia mente che fa volere alla mia immaginazione sia che la colomba voli, spostandosi dal volto per andarsi a posare sulla testa, sia che la colomba si trasformi in gabbiano. Questo cambiamento/movimento la mia mente si diverte ad operarlo perché, alla ormai consueta abitudine, che reputo troppo semplicistica e riduzionistica, di associare il filosofo a colui "sempre con la testa fra le nuvole", preferisco pensare al filosofo come a colui che riflette ed agisce, laddove se ri-flettere sta per flettere nuovamente e la flessione mi porta ad immaginare il movimento, il fluttuare delle onde del mare oppure il fluire, il panta rei, "tutto scorre" eracliteo, ecco che ritorna anche il primo dei motivi per cui opero un cambiamento/movimento di immagine e perciò di visione, di prospettiva, di punto di vista. L'altro motivo risiede nel fatto che questa flessione continua mi fa pensare al battere delle ali del gabbiano in testa al filosofo e pertanto mi fa considerare la mente del filosofo un gabbiano in volo, non nel senso, dunque, di essere sempre con la testa fra le nuvole piuttosto nel senso di avere la testa sempre in movimento e dunque al filosofo come a colui che riflette ed agisce. Non è sempre vero, dunque, che l'artista, il filosofo, il poeta, il musicista, non è una persona dotata di "senso pratico", con poca memoria e disordinato e pertanto quasi sempre e solo incompreso. Più che essere in-compreso egli è fuori luogo e fuori tempo. Fuori dal luogo del senso comune, fuori dagli stereotipi, fuori dal "dato per scontato", perché egli è la rottura dell'ovvietà, perché egli non è sincronizzato con le certezze ed i dogmi della società in cui vive. I suoi sono ritmi lenti perché dedicati alla riflessione e dunque strappati a quel frenetico tempo dell'ovvio che ci costringe a non pensare, a non riflettere, a non agire rettamente ma ci omologa ed appiattisce, ci rende schiavi del volere della paura, del potere dell'egoismo.
di Rossana De Masi